Dovizioso: fossimo ripartiti? Magari!

Dovizioso l’aveva detto ieri alla fine delle qualifiche, “se la gara fosse bagnata mi arrabbierei veramente”, e la più funesta delle previsioni si è avverata. Una partenza disastrosa e poi una caduta hanno sancito la fine di ogni speranza, consegnandogli un 13° posto che non può offrire nessuna consolazione. “Mi dispiace non avere avuto una gara asciutta in quel caso avrei potuto lottare forse anche per la vittoria – dice Andrea – Nel warm up ero scivolato, ma era stata una cosa da poco, avevo avuto la conferma di essere veloce anche con le gomme finite”.

Invece la pioggia ha rovinato i piani e alla luce verde le cose si sono subito complicate. “Non so bene cosa sia successo, rivedendo le immagini mi sono accorto che in quella parte della pista c’è una riga scura sull’asfalto – racconta il forlivese – Il posteriore ha cominciato a slittare, la moto si è intraversata e Spies è stato bravo a non centrarmi”. Passato lo spavento, il Dovi è stato protagonista di una bella rimonta, fino a portarsi alle spalle di Stoner. “Ero veloce e i primi due giri li ho fatti benissimo – spiega – però Lorenzo e Pedrosa avevano già preso margine. Io come a Le Mans non avevo trazione e perdevo in accelerazione, però riuscivo a recuperare in frenata”. Come in Francia, però, è anche caduto. “Alla curva 7, come altri, ma loro sono scivolati in entrata, io a centro curva, quando lasci i freni e stai per aprire il gas. E’ un problema che conosco”.

Andrea è comunque riuscito a riprendere la via della pista, “ma la moto non era nelle migliori condizioni, avevo della terra nel comando dell’acceleratore, il manubrio non era messo bene e soprattutto non avevo più il freno posteriore. Ho cercato di riprendere Rolfo e quasi finivo di nuovo a terra”. La speranza residua, dopo la bandiera rossa, era una ripartenza. “Lì mi sarei divertito, una bella gara sprint”. Ma quando una giornata inizia storta, è difficile finirla dritta.

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