Lorenzo: stavo per fare una 'maxata'

Jorge scherza sull'errore di Biaggi in corsa per il titolo. Pedrosa: "una gara speciale"


Ancora una volta Lorenzo e Pedrosa tagliano il traguardo entrambi con il sorriso sulle labbra, Jorge per i 23 punti in classifica che rappresentano una grossa ipoteca per il titolo, Dani per avere vinto la sua terza gara consecutiva, la prima della carriera con l’asfalto bagnato. Difficile sapere chi sia più felice, ma il maiorchino ha accolto la bandiera rossa come un bellissimo regalo. All’ultima curva l’anteriore della sua M1 si è chiuso e stava per lasciare 20 punti sull’asfalto di Sepang. La memoria va a Magny-Cours con Max Biaggi scivolato sotto la pioggia mentre si stava giocando il titolo. “Mi è venuta in mente quella scena. Ho rischiato di fare una ‘maxata’!”  afferma ridendo Lorenzo.

Invece è andata bene e può tirare un sospiro di sollievo, “sono stato fortunato” ammette. La gara non era iniziata nel migliore dei modi, a causa di una scelta sbagliata per la gomma posteriore. “Mi ero deciso per la morbida, prima della partenza avevo capito che era un errore ma purtroppo non c’era tempo per cambiarla sullo schieramento – spiega – Negli ultimi giri la gomma era finita e quando è aumentata l’intensità della pioggia scivolava tantissimo”. In gara ha guidato con intelligenza, “ero il più morbido possibile, solo all’inizio ho forzato – dice – speravo di prendere un po’ di margine su Dani che poi avrei potuto amministrare”.

Il piano però non è risuscito e le condizioni sono anche peggiorate. “Non mi ricordo di avere mai corso con così tanta acqua – continua – Hanno fatto bene a interromperla, se lo avessero fatto un giro prima sarebbe stato meglio per il mio cuore”. La classifica lo mette al sicuro per le prossime due gare, ma Jorge non si sente ancora totalmente tranquillo. “Gli imprevisti sono dietro l’angolo, sbagliare è sempre possibile – sottolinea – Pressione ne sento, ma se fossi caduto sarebbe sicuramente maggiore”.

Dani PedrosaDani Pedrosa intanto continua a macinare vittorie, cercando di godere dell’attimo e quello in cui ha tagliato il traguardo è stato da incorniciare. “Non avevo mai vinto sotto l’acqua, diciamo che ci ho messo un po’ di tempo a imparare ma finalmente ce l’ho fatta” dice con autoironia. Il catalano vedeva l’acqua con un gatto, ma in questa stagione sembra avere superato tutti i suoi limiti. “Ho fatto un allenamento specifico per migliorare, in moto, ma non vi dico in che modo però. Sono delle cose curiose – ha mantenuto il mistero – Devo comunque ringraziare Alberto Puig e i miei meccanici per avermi aiutato. Non so se sia la mia vittoria più bella, sicuramente è quella per cui ho lottato di più”.

Non è mancato però un filo di suspense per tenere il cuore in gola a Pedrosa. “Ero concentratissimo, stavo guidando al meglio  e la moto rispondeva bene, quando ho visto la bandiera rossa ho pensato: è finita! – racconta – Ma poi sono rientrato ai box e non mi hanno fatto andare nel parco chiuso, c’era la possibilità di ripartire”. Anche Dani appoggia le decisioni della Direzione Gara, “forse si poteva fare ancora uno o due giri, ma l’acqua era molta e anche in rettilineo dovevo parzializzare il gas”. Per il titolo non basterà solo vincere, “ci vorrà anche un po’ di fortuna – dice consapevole – alla fine le cose andranno come dovranno andare. Io non mi preoccupo, se a Phillip Island terrò maggiormente d’occhio Casey o Jorge? Chi sarà in testa”.

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