Dopo il pessimismo di ieri, Casey Stoner è apparso un po' più sereno al termine del GP di Sepang, che lo ha visto tornare sul podio dopo cinque gare di assenza. A due GP dal ritiro, tuttavia, l'australiano fa il verso del leone in gabbia, che non si sente ancora in grado di competere come vorrebbe.
"Non sono completamente a posto, avrei dovuto capirlo già prima di tornare in sella – ha detto – Ma la verità è che non avevo molto tempo prima di ritirarmi, e ci tenevo a fare più gare possibili. Non mi sento così male, nel senso che il piede sta molto meglio che se avessi avuto un altro incidente. I dottori si sono raccomandati di non cadere, dal momento che i legamenti sono rotti e non semplicemente lesionati. Quindi è ovvio che non riesco a guidare come vorrei. Prima della gara ho pensato addirittura di non partirte perché in queste condizioni cadere è un attimo. Poi ho deciso di provare".
Ti ha sorpreso il risultato ottenuto in gara, visto soprattutto che non avevi fatto un solo giro in condizioni di bagnato?
"Visto che non avevo rischiato nelle prove con la pioggia per evitare di cadere, sono andato in pista con l'obiettivo di finire semplicemente la gara, senza osare troppo, e portare a casa più punti possibili. Quando sono rimasto terzo da solo ho preso fiducia, e trovato un passo progressivamente migliore mano a mano che le condizioni peggioravano. È un peccato che non abbia potuto fare di più, con qualche altro giro chissà come avrei potuto finire".
Quanto ti senti vicino a tornare a lottare con Pedrosa e Lorenzo?
"Dani e Jorge stavano andando via, e all'inizio ho pensato solo a difendere il podio. Però i miei tempi sul giro sono peggiorati meno rispetto a loro sul finale. Avevo molto aquaplaning, e ho preso un piccolo rischio dopo l'ultimo passaggio sulla barriera a scacchi. Le bandiere rosse ci stavano, le condizioni erano dure, e sono sicuro che non saremmo stati grado di finire la gara. Forse avremmo potuto lottare per la vittoria, ma il terzo posto è un risultato che mi rende felice. Per Phillip Island però spero che non piova. Sull'asciutto fatichiamo ancora, ma dobbiamo lavorare meglio per migliorare il setup di base".
Sei riuscito a migliorare la situazione del chattering?
"Onestamente no, lo sentivo anche sotto la pioggia. Durante le qualifiche il mio team è venuto da me con la telemetria, ed era talmente marcato che il mio grafico non riusciva neanche a stare sullo schermo. Al momento non abbiamo idea di come metterlo a posto".
Chi preferiresti che vinca il titolo, Pedrosa o Lorenzo?
"Dani sta attraversando un momento eccezionale e chissà come sarebbe la situazione se non fosse stato buttato fuori a Misano. Però è anche successo a Lorenzo ad Assen. Rispetto molto entrambi. Credo che vincerà il migliore".