Lorenzo: una pole al secondo tentativo

Pedrosa: "il chattering peggiore di sempre, lo sento anche in rettilineo"

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La Yamaha di Lorenzo scorre sull’asfalto di Sepang come un rasoio, velocissima, troppo per chiunque altro. Se a Pedrosa erano andati i primi tre turni di libere, Jorge si è preso quello di qualifiche che gli ha consegnato la pole position. Neanche un piccolo errore gli ha tolto la soddisfazione di essere il più veloce nella giornata di sabato. “Il grip offerto dalla pista non era ottimo, soprattutto dopo che è caduta qualche goccia di pioggia – dice il maiorchino – Nel pomeriggio faticavo a tenere il passo del mattino”. Un problema da poco che non gli ha impedito di sfruttare al meglio la gomma morbida nei giri decisivi. “Con lo pneumatico soffice mi sono sentito subito bene, riuscivo a spingere – racconta – Però al primo giro lanciato ho sbagliato al curvone e ho dovuto riprovarci. La gomma non garantiva le stesse prestazioni, ma ho spinto fino all’ultimo e ce l’ho fatta”.

Una prova di forza, di quelle che servono a mirare le sicurezze dell’avversario. Ogni vantaggio vale oro per la volata finale e la psicologia è un arma che può spostare gli equilibri. Lorenzo ostenta sicurezza, “l’umidità qui è tremenda, ma il caldo non mi preoccupa, piuttosto sono le gomme a farlo”. Nessuno è sicuro della tenuta sulla distanza di gara, anche se la scelta appare obbligata: “la dura non l’ho mai montata, so già che non va bene. Userò la soffice”.

Stessa scelta anche per Dani Pedrosa, che un confronto l’ha fatto. Il catalano però sta facendo soprattutto i conti con un problema che conosce bene, “il chattering – ammette – non so se ne ho più io o Stoner, ma sicuramente questa è la pista dove è maggiore dall’inizio della stagione. Lo avvertivo addirittura in rettilineo”. Il pilota della Honda si aspettava di più dalle qualifiche, visti i problemi il secondo tempo lo soddisfa, ma non completamente. “La situazione delle libere era migliore – afferma – invece nel pomeriggio ho faticato molto, è stata una sessione complicata. L’aderenza non era buona, poi le vibrazioni, abbiamo provato a risolvere ma senza risultati. In queste condizioni guidare è molto difficile, riuscire a fare un giro pulito”.

Per la gara Dani non vuole fare previsioni, troppe le incognite. “Bisognerà vedere che tempo farà e so che con il caldo la fatica sarà molta – conclude – Poi c’è il chattering, a volte lo avverto di più e a volte meno. Nel warm up comunque tenteremo di fare qualche modifica e poi farò come sempre: rimarrò concentrato cercando di fare il meglio possibile”. Sperando che basti.

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