Rossi a -3: la Ducati? Sempre uguale

Vale sventa il "furto" della D16: "più che un commissario sembrava un bandito"

Rossi a -3: la Ducati? Sempre uguale

Share


Oggi è stato il giorno delle risposte a Sepang e la sentenza data dalla pista è stata impietosa. Rossi domani scatterà dalla quarta fila, il distacco dalla pole sfiora il secondo e mezzo, la Ducati ha fallito la prova del cronometro nella pista dove aveva debuttato la GP12 ad inizio stagione. Ci sarebbe da preoccuparsi, ma ormai Valentino sa che lascerà la Desmosedici fra tre gare e può vivere la situazione con un certo distacco. “Se siamo migliorati? Siamo andati più forte rispetto all’anno scorso, ma lo stesso vale per gli altri, anzi loro sono stati molto più veloci – conferma il Dottore – I piccoli problemi li abbiamo risolti, ma i due grandi rimangono. Non abbiamo abbastanza grip all’anteriore e fatichiamo a scaricare i cavalli a terra in accelerazione”. Insomma le curve  non sono il punto forte della Ducati, ma rimangono sempre i rettilinei. “Lì andiamo forte!” sdrammatizza il pesarese.

Il riassunto delle qualifiche non lascia grande spazio alle speranze. “Non mi aspettavo fossimo così distanti, a metà turno, dopo una modifica stavo andando abbastanza bene e con le gomme dure avevo fatto dei buoni tempo – racconta – Ero ottimista per il momento in cui avrei montato le morbide”. Invece il miglioramento sperato non c’è stato. “Il tempo un po’ sono riuscito ad abbassarlo, ma non di molto – ammette – Al secondo tentativo ho provato a spingere un po’ di più, ma si innescava il chattering”.

Da salvare c’è poco e per la gara gli obiettivi  non possono essere eclatanti. “Hayden e Barbera hanno un passo simile al mio e Bautista e Bradl non sono lontani – spiega Vale – Lotterò con loro e cercherò di recuperare qual che posizione”. Per domani c’è ancora da chiarire anche la scelta delle gomme, “sia all’anteriore che al posteriore – sottolinea il Dottore – Dietro la dura potrebbe essere un rischio, perché scivola molto e non so quanto potrò essere costanti coi tempi, ma con la morbida la seconda metà di gara potrebbe essere molto difficile. All’anteriore non ho ancora provato quella soffice, l’ha fatto Hayden e sembra vada meglio”.

Valentino RossiL’unico motivo di sorridere è arrivato dalla scenetta innescata da Valentino con i marshall dopo un’innocua scivolata nelle libere del mattino. I commissari volevano portare la Ducati  a bordo pista, mentre Rossi voleva rientrare ai box visti i danni minimi. E per convincerli ha dovuto usare le… maniere forti. “Più che un commissario mi sembrava un bandito, pensavo volesse rubarmi la moto! – ha scherzato Rossi sull’aspetto – E’ stato divertente, forse era un fan della Ducati”. Il sorriso però si spegne quando spiega i motivi di una caduta così simile a quella si Nicky: “quando siamo al limite della gomma, appena tocchi il gas si innesca una vibrazione. Basta spalancarlo un po’ troppo presto ti ritrovi a terra”. Un altro lavoro per gli eredi.

ASCOLTA L'AUDIO

 

Audio: 

Articoli che potrebbero interessarti