Petrucci: grazie Ducati, ma voglio correre

Danilo: "orgoglioso dell'offerta come collaudatore, ma mi piace di più fare il pilota"

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Danilo Petrucci negli ultimi mesi non ha avuto certo tempo per annoiarsi, ha iniziato la stagione con la Ioda, in estate ha fatto il tester per la Ducati e da tre gare è salito sulla Suter-BMW. Un debutto non troppo fortunato, purtroppo perché “a Misano e Aragon la pioggia ha complicato molto il lavoro su una moto nuova, non abbiamo avuto molto tempo per capirla e metterla a posto” ricorda il pilota ternano. A Motegi invece il sole finalmente ha fatto la sua comparsa per tutto il fine settimana e “finalmente siamo riusciti a migliorare, trovando una base da cui partire”.

Quindi com’è questa Suter?

Non è ancora ai livelli dell’Aprilia, che è più simile come concezione a una MotoGP, ma ha un grande potenziale, bisogna solo lavorare”.

Avrai tempo anche il prossimo anno?

Sì, ho un contratto biennale e non cambierò né squadra né moto”.

Avevi avuto anche una proposta da Ducati per fare il collaudatore.

Li ringrazio molto per avermi fatto provare la Desmosedici e per l’offerta, ma preferisco fare il pilota, ho troppa voglia di correre. Spero di fare dei buoni risultati il prossimo anno e magari potremmo riparlarne per il 2014”.

Come giudichi la tua scelta di correre in CRT ques’anno?

Non mi pento, ho imparato molto e correre nel motomondiale offre grande visibilità. Avrei voluto ottenere dei risultati migliori, ma la Ioda non ha avuto praticamente sviluppo durante la stagione. Ho comunque accumulato esperienza, non conoscevo la maggior parte dei circuiti”.

Per il 2014 è attesa una rivoluzione, cosa ti aspetti?

Il prossimo anno ci sarà ancora da soffrire, ma credo che poi le cose miglioreranno. Adesso c’è troppa disparità fra MotoGP e CRT, spero che le prestazioni diventino non dico uguali ma più omogenee. Soprattutto c’è bisogno di un regolamento tecnico stabile in modo che altre Case possano entrare nel motomondiale”.

Quali sono i punti di forza della Suter?

La potenza del motore e l’agilità”.

E quelli deboli?

La frenata e l’accellerazione da basse velocità. La moto è molto corta e non offre grande stabilità e l’erogazione è migliorabile, adesso è troppo brusca e non riesco a mettere tutta la potenza a terra”.

Un problema di gestione elettronica.

Gli ingegneri dicono che la nostra elettronica come prodotto è buona, ma deve ancora essere messa a punto. Noi abbiamo ricevuto solo delle informazioni di base, quindi dobbiamo riuscire a trovare i settaggi migliori”.

Hai avuto problema di consumi della benzina a Motegi, sei anche rimasto a piedi. Perché?

Un po’ è colpa del mio stile di guida, molto ‘on-off’. Gli altri piloti sono più progressivi con l’accelleratore, accelerano prima, ma sono più morbidi. Io spalanco dopo ma subito tutto, questo fa bruciare più benzina”.

Sei soddisfatto del cambio dalla Ioda?

Adesso ci sono i tecnici Suter ai box a seguirmi, vedo che loro si impegnano al massimo e questo mi dà motivazione”.

Sono attesi nuovi pezzi a breve?

Non penso, sulla mia moto c’è ancora la prima versione del telaio. Le novità arriveranno per i test a Valencia. Per il prossimo anno è previsto un nuovo telaio e molte novità. Penso che la Suter abbia grossi margini di miglioramento, più della ART, quindi potremo essere più vicini”.

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