Dovizioso: veloce, ma non basta

"Tre punti su cui migliorare. Conosco Jorge e Dani, serve un altro passo avanti"

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Andrea Dovizioso al termine del primo giorno a Motegi si gode il terzo posto e i complimenti degli avversari. “Non sono abituato” dice sorridendo, ma sapendo che Lorenzo e Pedrosa lo tengono d’occhio. Quasi quattro decimi il ritardo nel mattino, dimezzati nel pomeriggio. Su una pista che gli piace il forlivese ha mostrato gli artigli. Il Dovi non è però tipo da accontentarsi o farsi illusioni e anche oggi non si smentisce. “Sono contento perché sono vicino a Jorge e a Dani, ma sono consapevole che ancora non basta” riflette. Non sottovaluta  i due spagnoli, “li conosco bene, so come guidano e fanno i tempi. Oggi siamo partiti bene, ma dobbiamo fare di più per giocarcela con loro” afferma il Dovi.

Il pilota di Tech 3 non nasconde comunque un certo ottimismo: “sono fiducioso, ho tre piccoli punti su cui posso migliorare: la frenata, l’inserimento e la gestione dell’elettronica nella prima parte di curva. Se riusciremo a risolvere questi difetti farò un altro passo avanti”. Dovizioso non vuole farsi prendere dall’entusiasmo della vigilia, “stiamo con i piedi per terra – sottolinea – So che anche il grip della pista migliorerà nei prossimi giorni e i tempi si abbasseranno”. Domani dovrà riuscire a fare anche delle buone qualifiche, un momento cruciale in cui spesso non è riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale, soprattutto negli ultimi GP. “Qua sono sempre andato bene in qualifica – spiega, forse ricordando la prima fila dello scorso anno – Penso di riuscire a esprimermi bene, non è questo di cui sono preoccupato. Di più di migliorare in quei tre punti”.

Per come sono messe le cose, il podio sembra essere quasi scontato e questa la pista giusta per fare un altro passo avanti. Per intromettersi nella lotta fra Lorenzo e Pedrosa, e puntare a un gradino più alto del terzo. “Vediamo come andrà domani – evita ogni previsione Andrea – Io non metto fuori dai giochi neanche Stoner, ne parleremo dopo la gara”. Su cui pesa anche l’incognita delle gomme: “sono andato forte sia con la morbida che con la dura al posteriore – dice il Dovi – Il mio miglior tempo l’ho fatto con la gomma meno tenera, come Lorenzo e a differenza di Pedrosa”. Domani sarà fondamentale anche per questa ultima decisione.

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