Eccoli fianco a fianco un’altra volta Dani Pedrosa e Jorge Lorenzo, in conferenza stampa come in pista, e nella classifica del campionato. La vigilia è importanti, perché non è solo quella di un Gran Premio ma di ben tre, uno di fila all’altro, decisivi per il titolo. “So che saranno tre gare importanti, ma io guiderò come ho fatto fino ad adesso. Punterò alla vittoria e se non sarà possibile mi accontenterò del podio. Meglio un 2° posto che finire a terra” la filosofia del maiorchino. Jorge sa che non sarà facile sulla pista della Honda battere l’avversario, soprattutto perché la Yamaha sembra pagare qualcosa dalla sorella di Tokyo. “Non si può sempre avere la moto migliore possibile, in questo momento è difficile lottare per la vittoria ma possiamo farcela – sottolinea – La M1 è competitiva, qui soffriremo in accelerazione, ma possiamo puntare sulla frenata e sull’inserimento in curva. Lo scorso anno non era andata male e con la 2012 saremo più vicini”.
Poi c’è l’incognita Stoner, l’ago capace di spostare i due piatti della bilancia. “Non si può controllare quello che non dipende da te, Casey è veloce e potrà vincere” ammette Lorenzo. Neanche Pedrosa vuole pensare al compagno di squadra. “E’ bello che sia tornato, vedremo date le sue condizioni come potrà guidare – dice – La cosa importante è che siamo migliorati dall’inizio della stagione e dobbiamo continuare a farlo”. Non esclude però l’australiano dalla lotta per la testa: “saremo di nuovo in tre, ma tengo d’occhio anche Dovizioso, lui è sempre stato veloce su questa pista”.Andrea conferma: “Motegi e Sepang sono due piste che mi piacciono”. Per l’italiano il podio è obiettivo che ha dimostrato di essere alla sua portata, ma vorrebbe di più. “Voglio stare nel mezzo della battaglia – afferma – so che non sarà semplice, Dani e Jorge sono in lotta per il titolo e questo dà loro ancora più stimoli. Non resta che salire in sella e vedere quale sarà il mio livello”.
La prova della pista sarà fondamentale anche per Nicky Hayden, che nella spettacolare caduta di Aragon ha rimediato anche una frattura alla mano. “Sono stato fortunato a non farmi più male – commenta l’americano – Comunque ho ancora abbastanza forza per guidare, non dovrei avere grossi problemi”. Nicky ha rivisto anche la dinamica dell’impatto: “ne parleremo più diffusamente domani in Safety Commision, almeno un air fence mi sembra necessario. Capisco che in una situazione normale lo spazio sarebbe stato sufficiente, ma un incidente come il mio può ricapitare, anche se è difficile da prevedere, bisogna migliorare la situazione”. Completamente d’accordo su questo punto anche Valentino Rossi: “non mi ero accorto che quella curva potesse essere pericolosa, lo sarebbe stata meno se Hayden fosse caduto, un air fence bisogna metterlo. Lui non poteva fare nient’altro, in quella situazione è difficilissimo evitare l’impatto o lasciare la moto”.
Con l’incidente alle spalle Nicky pensa adesso al GP: “questa non è una delle mie piste preferite, ma la Ducati qua si comporta bene. Sarà importante verificare le prestazioni dei nuovi telai e forcellone, per avere la conferma che la strada presa sia giusta. Ho potuto usare le evoluzioni solo per un turno sull’asciutto ad Aragon”.