Basta leggere una riga qualunque della sua biografia per capire che Felix Baumgartner non ha vissuto una vita ordinaria. A 43 anni di età, l'adrenalico austriaco tenterà l'impresa di superare il muro del suono in caduta libera, realizzando di fatto il 'salto' più lungo della storia. Ed è proprio 'salto' la parola chiave delle sue imprese. In pochi infatti sanno che prima di tentare l'impossibile con la missione Red Bull STRATOS, Felix si era cimentato con il cross, procurandosi da vivere lavorando come meccanico.
"Adoro correre in moto", ha dichiarato. "Questo è un salto nell'ignoto, ma ho imparato a sfruttare la paura. Mi aiuta a non andare troppo oltre la linea consentita". Dalle piste sterrate al paracadutismo il percorso è stato, almeno per lui, immediato. Una volta perfezionata quest'arte durante l'apprendistato nell'esercito, Baumgartner è passato al base-jumping – dove, a differenza del paradutismo, ci si lancia da punti fissi – realizzando un record dopo l'altro. Solo per menzionarne alcuni, l'austriaco si è lanciato dal Taipei 101, l’edificio più alto del mondo (508 metri), ed ha sorvolato il canale della Manica percorrendo 22 kilometri in caduta libera da Dover a Calais.
In caso di successo nell'impresa odierna, Baumgartner realizzerebbe ben 4 record:
– Il volo più alto di un uomo su un pallone aerostatico (minimo 120mila piedi di altezza)
– Maggior distanza percorsa in caduta libera (oltre 36 kilometri)
– Raggiungimento del muro del suono in caduta libera (velocità Mach1, 690 miglia orarie o superiore)
– Tempo più lungo trascorso in caduta libera (oltre 5 minuti e mezzo)
Per compiere l'impresa, Baumgartner utilizzerà diverse attrezzature degne del miglior film di fantascienza:
– Un pallone aerostatico alto oltre 100 metri, dalla capienza di poco meno di un milione di metri cubi di elio e spessore di 20 micron (10 volte più sottile di una normale bustina per panini)
– Una capsula pressurizzata dal peso di oltre una tonnellata, fatta dei materiali più avanzati dell'ingegneria aerospaziale come acrilico, fiberglass, resina epossidica e Cromo-Molibdeno 4130.
– Tuta e casco pressurizzati per resistere a temperature che variano da +40 a -40 °C. Senza di essa, i gas contenuti nel sangue potrebbero espandersi in maniera letale o addirittura bollire già a metà percorso (circa 18 kilometri di altitudine)
– Zaino con strumenti di telemetria e GPS
– Paracadute speciale (con bombole di ossigeno incorporate) di forma rettangolare e composto da un misto di materiali a porosità zero (attraverso i quali non può passare l'aria) e sintetici.
Il pallone aerostatico e la capsula con Baumgartner dovrebbero decollare intorno alle 19.30 italiane. Potete seguire l'impresa del crossista più veloce del mondo cliccando QUI.
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