Corsi: il risultato che ci voleva

Simone in pole guida la pattuglia italiana: 3° Andrea Iannone e 4° Claudio Corti


Sono passati quattro anni dall’ultima volta che era partito in pole position, era ad Assen nel 2008 e Simone Corsi guidava una 125. Oggi ha ottenuto lo stesso risultato per la prima volta in Moto2. “Questo risultato ci voleva proprio, soprattutto in una stagione come questa che non stava andando benissimo” dice il romano. Con il team Ioda aveva deciso di continuare con la FTR per un’altra, ma si è trovato una moto inferiore alle aspettative. “Tutti gli altri piloti l’avevano abbandonata e lo sviluppo non è stato molto rapido, un nuovo telaio era arrivato a Le Mans – spiega - ma con questa moto è difficile trovare in tutte le piste subito una confidenza. E’ molto sensibile alle regolazioni, solitamente siamo subito abbastanza veloci, ma poi è difficile migliorare. Comunque non do tutta la colpa alla moto, anch’io ho avuto degli alti e bassi”.

Ad Aragon però il cerchio ha trovato la sua quadratura, come già l’anno scorso quando il poliziotto era salito sul terzo gradino del podio. “Questa pista mi piace, e mi sono trovato subito bene oggi, nonostante ci fosse poco grip – conferma – Nel 2012 ho rimontato dal 14° al 3° posto, domani invece dovrò partire bene e sperare nell’asciutto, sul bagnato faticavo”. Potrebbe essere uno degli ultimi regali alla Ioda, squadra che lascerà a fine anno. “Non posso ancora dire con chi correrò ma sono vicinissimo a un accordo” dice Corsi che non vuole nominare Forward.  Ma se per il team ha il massimo riserbo sulla moto si sbilancia: “mi piacerebbe provare la Kalex”.

La Moto2 non parla italiano solo per la pole, Iannone e Corti completano il quadro di tre nostri portacolori nei primi quattro posti. Il pilota di Vasto ha conquistato il terzo posto della prima fila ameno di tre decimi da Corsi: “questo è stato un turno positivo – afferma  Andrea Iannone - Siamo stati veloci fin dall’inizio e questo ci fa sperare per la gara di domani. Sappiamo di dover risolvere ancora alcune questioni in sospeso: ci sono dei punti su cui ci stiamo concentrando da tre o quattro gare e sembra che durante questo GP sia migliorato qualcosa. Siamo progrediti durante i vari turni di prove, ma dobbiamo ancora fare dei passi in avanti per quanto riguarda il comportamento della moto in curva. In qualsiasi caso sono fiducioso, vedremo come andranno le cose domani”.

Quarto posto per Claudio Corti, soddisfatto ma non completamente. “Le condizioni di pista erano pessime all'inizio del turno, per poi via via migliorare – spiega il comasco - Se non fosse stato per una imbarcata nell'ultimo segmento di pista, il cosiddetto T4, sarei partito in prima fila. Comunque, è la mia miglior prestazione dell'anno, e non mi lamento. Speravo addirittura in un 1'44 basso, che però non è arrivato. La moto è a posto; manchiamo un po' in accelerazione in uscita di curva, ma la velocità c'è, e il passo sembra buono”.

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