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Il terzo turno di prove libere è stato a lungo dominato dalle Yamaha, con Spies e Lorenzo a fare da apripista con Crutchlow e Dovizioso a ruota e Bradl a fare da ultimo baluardo contro l'armata della casa di Iwata. E invece Pedrosa, a lungo guardingo e staccato di circa due secondi dalla vetta, ha tirato fuori gli artigli negli ultimi 10 minuti, facendo segnare il miglior tempo con un 2'00.490. Lo spagnolo è apparso particolarmente veloce nei due settori finali del tracciato di Alcaniz, soprattutto nel T4, dove il lungo rettilineo consente alla sua Honda di scatenare tutta la potenza.
I distacchi rimangono comunque minimi nel gruppo di testa. Lorenzo è staccato di un solo decimo dal connazionale, e anche Spies, Dovizioso, Bradl e Crutchlow sono riusciti a contenere il distacco entro i 3 decimi. A questo proposito, molti piloti hanno preferito non forzare nelle fasi finali e risparmiare treni freschi di gomme 'rain' in vista delle qualifiche pomeridiane.
A circa un secondo dal miglior tempo provvisorio, Karel Abraham ha disputato il proprio miglior turno dell'anno, precedendo le Ducati ufficiali di Valentino Rossi (8º a + 1.223) e Nicky Hayden (10º a + 1.633) nonostante una caduta lo abbia tenuto ai box nelle fasi finali. Le Rosse non hanno brillato come al solito in condizioni di bagnato, e a nulla sono valse le diverse modifiche al setup apportate dai tecnici del 'Dottore' e 'Kentucky Kid'. Quest'ultimo ha preferito girare con mescola dura all'anteriore, ed è anche incappato un fuoripista senza conseguenze. Rossi ha invece lamentato problemi di grip al posteriore, concentrando il proprio lavoro sugli ammortizzatori ma senza trovare miglioramenti.
Tra le CRT, Espargaró ha aperto la classifica di categoria dalla 12ª posizione (+ 2.846). L'unico italiano nella zona punti provvisoria è stato ancora una volta Mattia Pasini, in 15ª posizione. Petrucci ha chiuso con il 17º tempo, Pirro con il 20º.
I tempi della MotoGP:
