Dovizioso: la vittoria? Non è un miraggio

Scherza su Aragon: "qui non sono mai arrivato alla fine, ho ampi margini per migliorare"

Anche dopo i due podi sfiorati negli ultimi GP, il secondo per soli 3 millesimi di secondo, Andrea Dovizioso non perde il buon umore. “Ad Aragon abbiamo corso due volte e in entrambe non ho finito la gara, direi che ho grandi margini di miglioramento” scherza il forlivese. In terra spagnola il pilota del team Tech 3 ha come primo obiettivo quello di salire sul podio, gli errori fatti in Rebubblica Ceca e in Italia sono ormai assimilati. “A Brno ho sbagliato a interpretare il circuito – ricorda – mentre a Misano non siamo partiti con un buon set up. Non riuscivo a frenare forte, a forzare in inserimento, e questo è un grosso limite con la Yamaha. In accelerazione non puoi inventarti più di tanto, perdi sia dalla Honda che dalla Ducati, quindi non riesci a recuperare quello che lasci indietro nella prima parte della curva”. Rimane solo l’amarezza di un terzo posto “di cui in assoluto non sarei stato comunque soddisfatto – sottolinea – ma che avrebbe fatto la differenza per i punti e il morale”.

Adesso si concentra su Aragon, “una pista molto particolare – la descrive – si sta sempre piegati e non ci sono frenate brusche, tranne la prima e l’ultima. Le gomme soffrono molto e bisognerà lavorare per ottenere il meglio con gli pneumatici consumati”. Il sorvegliato speciale è Pedrosa. “Per le caratteristiche sembrerebbe una pista adatta alla Yamaha, eppure la Honda qui è sempre andata molto bene – spiega il Dovi – Negli ultimi test poi Dani ha girato fortissimo, probabilmente hanno influito anche le condizioni del tracciato, ma è impossibile sapere di quanto”. Con Lorenzo, i due spagnoli sono in grande forma. “Sono forti come non mai – ammette Andrea – e io obiettivamente non sono ancora al loro livello, ma gli sono molto vicino. Poi in gara può sempre succedere di tutto”. Quindi? “Quindi penso che da qua a fine anno ho la possibilità di vincere – rilancia – Sarà difficile ma non impossibile, anche perché arrivano piste dove sono sempre andato bene, qui l’anno scorso sarei potuto salire sul podio”.

Dovizioso è pronto a giocare il ruolo di “terzo incomodo” nella lotta per il titolo, anche se dopo Misano la conclusione sembra a senso unico. “Recuperare 38 punti da Lorenzo non è facile, ma non dimentichiamoci che due settimane fa erano solo 13, le gare sono imprevedibili – commenta il Dovi – Dopo l’ultimo GP però le cose sono cambiate, mentalmente il loro approccio sarà sicuramente diverso. Pedrosa deve solo pensare a vincere, Jorge a controllare senza bisogno di strafare”. A volte, fra i due litiganti è il terzo che gode.


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