Ippolito: "Una SBK globalizzata"

Il presidente della FIM lavora per avere un regolamento unico in tutto il mondo

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La notizia non è una novità ma Vito Ippolito, Presidente della FIM, e Paolo Flammini, CEO di Infront Motor Sports, hanno voluto dedicargli l'apertura della giornata di Portimao con una conferenza stampa dedicata.

La Federazione Motociclistica Internazionale, d'accordo con Infront, sta lavorando per armonizzare i regolamenti dei Campionati Nazionali Superbike con quello del mondiale per facilitare i piloti alla partecipazione nella serie titolata.

"Il nostro obiettivo - ha detto il Presidente venezuelano della FIM - è quelli di avere dei costi sostenibili e facilitare la partecipazione. Quest'ultimo punto va portato avanti a livello nazionale cercando di avere più piloti possibili ed a livello mondiale facilitando l'accesso dei migliori".

INCONTRO CON LE FEDERAZIONI - Per questo motivo nelle prossime settimane ci sarà un incontro con le principali federazioni (USA, Gran Bretagna, Giappone, Australia, Germania e Italia) per discutere di questo progetto.

E proprio l'Italia potrebbe avere maggiori problemi dopo aver annunciato (in pratica) la cancellazione della Superbike a favore di una Superstock con gomme slick. Questa decisione, già criticata da alcuni, dovrà essere rivista alla luce di questo progetto globale del quale il CIV non può non fare parte...

Resistenze potrebbero venire, invece, (ma la situazione è cambiata negli ultimi tempi) dalla BSB inglese e dai giapponesi, mentre la crisi che tocca anche USA e Germania potrebbe favorire l'accordo.

Prossimamente ci sarà anche un'altra riunione con le Case che sembrano favorevoli al progetto.

Per la verità dell'armonizzazione si parla da anni e già in passato c'era stata, proprio negli uffici romani di Infront, una riunione alla quale oltre al rappresentante della MSMA erano presenti le maggiori federazioni internazionali.

VANTAGGI PER LE CASE - "E' importante armonizzare i regolamenti - ha detto Flammini - non solo per le Case che troverebbero sicuramente giovamento nella costruzione dei kit (con ricaduta positiva sui team, quindi, ma anche per dare ulteriore movimento al sistema Superbike. Oltre all'attenzione ai costi dobbiamo garantire alla Case la possibilità di sviluppare le moto in funzione della Superbike e della produzione".

REGOLAMENTO COMPATIBILE - Quindi sembra evidente che l'ipotesi Superstock sia poco praticabile se si deve dare la possibilità di sviluppare le moto... Ma nulla sembra definito sul regolamento: "Dobbiamo stabilire il livello di tuning e di libertà di intervento - prosegue Flammini - mentre va valutato attentamente anche il numero minimo di moto prodotte necessarie per l'omologazione alla luce dell'attuale situazione economica. Il regolamento comunque dovrebbe essere simile o almeno compatibile con quello mondiale".

Sembra di capire che il discorso praticabile per i campionati nazionali potrebbe essere quello di una ciclistica SBK con motore STK o qualcosa di simile.

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