Rossi: telaio bocciato, forcellone OK

Vale: "Mi dà più grip in accelerazione e stressa meno la gomma"


È un Valentino Rossi soddisfatto a metà quello che lascia i test Ducati a Misano il giorno successivo alla gara della MotoGP. Il terzo telaio portato da Preziosi & co., identico nelle sembianze al secondo step evolutivo ma dalle rigidezze diverse, non ha migliorato sostanzialmente le prestazioni della GP12. Discorso opposto per il forcellone, anch'esso di terza generazione, che ha riscosso le lodi del 'Dottore'.

"È stata una giornata positiva, nella quale abbiamo continuato il programma di lavoro per migliorare la nostra competitività – ha esordito il nove volte iridato – Il telaio nuovo non mi è piaciuto tanto, nel senso che migliora il comportamento della moto sotto certi aspetti ma ne peggiora altri. Il nuovo forcellone invece ci dà una mano in accelerazione e migliora l'aderenza a moto piegata, riducendo lo stress sulla gomma. Potrebbe aiutarci molto nella gestione degli pneumatici in ottica gara, e lo porteremo in pista già ad Aragon".

Rossi ha speso tre ore esatte in pista (dalle 14.30 alle 17.30), effettuando 8 run e 53 giri in totale con un miglior tempo di 1'34.9. Un programma intenso, finalizzato più alla comparazione dei due step evolutivi che alla ricerca della prestazione.

Valentino Rossi a Misano"All'inizio ho provato una nuova gomma della Bridgestone che Honda e Yamaha avevano già utilizzato durante i test di Brno. Poi ho alternato uscite col telaio standard e quello nuovo. I tempi erano più o meno identici, con al massimo un decimo di differenza. Ho fatto il miglior tempo con un pneumatico già usato per 12 giri, mentre sul passo ero un po' più lento che in gara ma il nostro obiettivo non era il tempo sul giro quanto dare indicazioni importanti per lo sviluppo futuro".

Quando incalzato sulla probabilità di ricevere eventuali aggiornamenti entro la fine del campionato, Rossi ha deviato i quesiti verso il Reparto Corse, facendo notare come "bisogna prima essere sicuri che gli aggiornamenti rappresentino un passo avanti".

Il secondo posto raccolto domenica scorsa, primo podio sull'asciutto con la Ducati, rimane comunque un'iniezione di fiducia a 5 gare dal termine dell'avventura in Ducati.

"Finalmente riguardo una gara volentieri – ha scherzato – È stata una bella soddisfazione per me, la squadra, e tutti quelli che sono stati con noi in questa avventura. Vuol dire che questi due anni non sono stati buttati. Aragon sarà un test importante, perché è una pista molto diversa da Misano. Servirà anche per capire se avere provato qui prima della gara ci abbia aiutato, anche perché i nostri avversari non hanno avuto molto tempo per trovare la messa a punto sull'asciutto. Correre con un obiettivo ben definito è sempre più facile".

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