Il Gran Premio di Misano è stato dolce per i colori italiani, tre nostri piloti sono saliti sul podio e un’altra soddisfazione è arrivata dal terzo posto di Bautista, che corre per il team Gresini, fino a oggi a secco di risultati importanti. Alvaro sembrava una promessa destinata a non sbocciare, il suo apprendistato sulla Honda è durato molto più tempo di quanto ci sia aspettasse, ma finalmente ha potuto assaggiare per la prima volta in MotoGP il sapore dello spumante. “Questo è un podio speciale, sia per me che per tutta la squadra, ancora di più perché è arrivato nel circuito del Sic – esordisce lo spagnolo – Volevo assolutamente un bel risultato da dedicargli”.
Anche il suo team manager è raggiante: “è stata una giornata fantastica per tutti noi e sono convinto che Marco da lassù ci abbia dato un grande aiuto – dice Fausto Gresini - Aver fatto il podio con Alvaro in MotoGp ed aver disputato una gran gara con Michele con questi colori e sul circuito a lui intitolato è qualcosa di indimenticabile che rimarrà per sempre nei nostri ricordi e nel nostro cuore. Avevamo bisogno di una giornata così che ci restituisse quell’entusiasmo importante e fondamentale per fare le corse”.
Bautista ha ritrovato il sorriso: “mi sono divertito a guidare è stata un gara incredibile – racconta – Ho lottato con Dovizioso e Bradl e anche dopo la bandiera a scacchi non sapevo se fossi arrivato 3° o 4°. Poi ho visto la classifica su un maxischermo a bordo pista e l’ho scoperto”. A Misano lo spagnolo sembra avere dato una svolta decisiva alla sua stagione. “Il fatto di usare delle sospensioni diverse dagli altri piloti Honda non ci ha aiutato – spiega – non avevamo riferimenti e a volte abbiamo imboccato la strada sbagliata. Qui invece abbiamo provato un nuovo set up e mi sembra la direzione giusta da seguire per le ultime e spero anche per il prossimo anno”. Alvaro non sa ancora su quale moto salirà nel 2013, ma l’obiettivo è quello di restare nel team Gresini. “La situazione è anche divertente, perché fino due settimane fa tutti i piloti sembravano avere già preso il mio posto, ma non è successo – commenta – Sto parlando con Fausto, anche lui vorrebbe continuare con me, ma non c’è ancora nulla di certo. So benissimo che non basta una gara per cambiare le cose, ma penso che abbiamo fatto un gran lavoro insieme”.
Chi invece ha una sella già sicura per il prossimo anno è Andrea Iannone, sul podio in Moto2 essere sceso dalla Ducati MotoGP. “Quella è stata una bellissima esperienza e opportunità – dice– Ma adesso sono concentrato solo sulla stagione in corso, questa è la priorità”. Il pilota di Vasto nella seconda partenza, dopo la bandiera rossa, è scattato come un fulmine ma non è bastato per avere ragione degli avversari. “Sapevo di dovere prendere margine da Marquez ed Espargaro – spiega – Abbiamo fatto una scelta sbagliata, quella di usare un cambio a 5 marce invece di 6. Una soluzione provata da altri lo scorso anno”.
Purtroppo non ha dato i risultati sperati. “Perdevo troppo in alcune parti del tracciato – ammette Andrea – Ho cercato di spingere molto nei primi giri, ma non è stato sufficiente. Però si tratta comunque di un bel risultato, non sono deluso o arrabbiato, e dagli errori si impara sempre. Anche il maltempo ci ha svantaggiato, avevo del nuovo materiale da provare, ma a causa della pioggia non ho potuto”.