"Il nostro Sic": un regalo ai suoi tifosi

Presentato a Misano il libro su Marco scritto da Paolo e Rossella

Non ci poteva essere cornice più significativa dell’autodromo che porta il suo nome per presentare un libro su Marco Simoncelli. Il titolo vale più di mille parole, “Il nostro Sic”, come i nomi a fianco, quelli di Paolo e Rossella, i suoi genitori. Basta averlo tra le mani e sfogliarlo  per scoprire quanto il volume curato da Paolo Beltramo sia simile al ragazzo di Coriano. Al primo sguardo sembra il diario di un ragazzo come tanti, colorato, pieno di foto (dell'agenzia Milagro e della collezione di famiglia), ritagli, scritte. Di ricordi. Quelli che Paolo e Rossella hanno deciso di condividere con i tanti tifosi del Sic, sottraendoli dalla sfera del loro privato.

Dopo il tanto affetto ricevuto dopo la scomparsa di nostro figlio volevamo ricambiare, regalare qualcosa a tutti - ha detto il padre Paolo – Da una parte è stato difficile parlare di Marco, ma dall’altro facile condividerlo”. Anche Rossella spiega con quasi le stesse parole la nascita del libro. “In un primo momento non ero d’accordo perché sono gelosa delle cose che riguardano Marco – ha rivelato – Poi ci siamo ritrovati tutti insieme intorno a un tavolo a parlare di lui ed è stata una cosa naturale. Sono contenta, abbiamo realizzato una bella cosa”.

Anche la scelta del curatore non è stata casuale, “c’era un legame speciale”, come ha ricordato Paolo, fra Beltramo e Marco. “Sono molto orgoglioso e contento che abbiamo scelto me – ha detto – Hanno voluto svelare molto di loro figlio, c’è molto di intimo e inedito fra queste pagine”. Un ritratto lungo cinque capitoli, dall’infanzia agli ultimi giorni, un racconto a tante voci, a cui hanno contribuito tutti quelli che lo hanno conosciuto e gli sono stati vicini. Ma è anche lo stesso Marco a parlare di se stesso, attraverso i suoi temi, le sue immagini,le sue frasi.

Un libro allegro e il primo a sottolinearlo è Beltramo: “non potrebbe essere diversamente, perché parla del Sic, c’è lui dentro, deve essere divertente per forza, come era lui. La tristezza viene dal fatto che non c’è più”. Il vice presidente del circuito, Umberto Trevi l’ha descritto come: “spontaneo come la Romagna, è uno spaccato di una famiglia di questa terra. Sono contento di avere legato il nome della pista a Marco, non è stato frutto dell’emozione del momento, ma di una scelta che è venuta dal profondo e adesso è la testimonianza di un’avventura che durerà a lungo”. Paolo ha descritto il rapporto tra il tracciato di Misano e il Sic con un divertente aneddoto: “Marco era venuto alla presentazione dopo le modifiche e aveva fatto un giro in auto, la pista non era ancora terminata, non c’era nemmeno l’asfalto. Appena sceso ha detto ‘era meglio prima!’. Ma poi gli è piaciuto e l’anno scorso ha fatto una bellissima gara. E’ eccezionale che una pista dove si corrono gare del mondiale porti il suo nome”.

Di ricordi come questi né è pieno il libro, che esce anche dallo spazio delle pagine grazie alle nuove tecnologie per proporre filmati inedite da visualizzare sul proprio cellulare. Un’esperienza particolare, che fa conoscere il Simoncelli bambino e accompagna passo a passo nella sua storia fino a vedere quel ragazzo alto e dai ricci ribelli che ha scritto alcune delle pagine del motomondiale. Il libro è edito da Rizzoli ed è disponibile nelle edicole e nelle librerie al prezzo di 19 euro, 14,25 fino al 30 settembre. Il ricavato andrà in beneficenza alla Fondazione Marco Simoncelli.


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