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Nel 2013 Chaz Davies correrà con la Bmw ufficiale a fianco di Marco Melandri (come aveva anticipato GPone.com). Il 25enne britannico ha già firmato l'accordo che verrà ufficializzato a breve.
Tradita da Ben Spies che aveva firmato una lettera d'intenti ma poi ha preferito restare in MotoGP con la Ducati satellite, la Bmw è corsa subito ai ripari ingaggiando l'iridato Supersport in carica e rivelazione della stagione.
L'Aprilia perde il pilota che avrebbe potuto sostituire Max Biaggi qualora il campionissimo romano avesse deciso di cambiare marca o di ritirarsi delle competizioni. In prospettiva il passaggio di Davies in Bmw è un problema anche per Infront che deve rinunciare un altro team sullo schieramento 2013: la MTC ParkinGo infatti seguirà l'avventura tedesca del proprio pilota. Davies infatti porterà con se il capo meccanico Alberto Colombo e continuerà ad avere il supporto di Giuliano Rovelli, l'ex pilota e manager milanese che ha rilanciato la carriera del britannico portandolo prima all'iride Supersport, con Yamaha ufficiale, e poi a conquistarsi un posto di primissimo piano da debuttante in SBK.
In attesa di conoscere i dettagli dell'operazione, l'arrivo di Davies in Bmw solleva qualche dubbi di carattere gestionale. Dal 2013 l'attività ufficiale Motorsport del gigante tedesco sarà gestitata dalla filiale italiana che si appoggia attualmente alla struttura tecnica di Feel Racing. Ma con Melandri che si porterà dietro l'intero staff (sei persone, tra cui il direttore sportivo Andrea Dosoli, il capomeccanico Silvano Galbusera e l'elettronico Michele Gadda) e Davies “accopagnato” da Colombo, non si comprende quale sarà il nuovo ruolo dello staff di Feel Racing. Che è di primissimo livello, trattandosi del gruppo di ingegneri e tecnici che ha gestito le Ducati ufficiali dal 1998 al 2010.
Buttiamo là un'ipotesi al momento senza alcuna conferma ma di grande suggestione: e se Feel Racing tornasse nell'orbita Ducati per occuparsi del battesimo della Panigale?
L'arrivo di Davies libera definitivamente Leon Haslam sempre più vicino alla Honda Ten Kate. Papà Ron è stato per due decenni una delle punte di diamante della marca giapponese, prima al Tourist Trophy e poi in 500: per la famiglia Haslam sarà come tornare a casa.
