C'era molta curiosità per il debutto della Russia nel Campionato Mondiale Superbike e la risposta del pubblico moscovita è stato il miglior premio per chi ha voluto questa "prima", nonostante il grande lavoro fatto (e quello che c'è da fare) per portare la gara ad uno standard internazionale. Le due corse sono state bellissime e combattute - in linea con la tradizione della Superbike - ed hanno portato al "sospasso" di Melandri ai danni di Biaggi. Ma con 150 punti ancora a disposizione nulla è deciso, anzi.
IL BELLO - La determinazione di Marco Melandri che dopo delle prove che certo non facevano sperare in un buon risultato in gara, è riuscito a centrare un primo ed un secondo posto che lo portano in vetta ala mondiale. Ora anche Halsam sta andando forte con la BMW ma sicuramente Marco sta facendo la differenza, contando su uno staff dalla lunga esperienza di corse e un patrimonio tecnico (quello della Casa di Monaco) che finalmente viene sfruttato a dovere.
IL BRUTTO - Un certo atteggiamento critico nei confronti della "prima" in Russia. Di motivi di critica, per carità, ce n'erano ma si trattava della prima gara motociclistica titolata internazionale di velocità in quel Paese. E se un Campionato Mondiale deve avere un suo standard di qualità è anche vero che bisogna prendere atto che anche il motociclismo (e la Superbike) devono aprirsi a nuove frontiere come quella russa e come sarà quella indiana del prossimo anno. Se nel 2014 il Moscow Raceway non sarà all'altezza - e già nel 2013 non avrà fatto un passo avanti - allora le critiche saranno più che giustificate.
IL CATTIVO - Da qualche gara Jonathan Rea si sta rivelando un pilota decisamente "cattivo" per le sue entrate che non risparmiano nessuno e per qualche intemperanza di troppo. E' il caso del contatto con Carlos Checa che si è rivelato la causa indiretta della caduta dello spagnolo. E' un grande talento che va però gestito e forse la... pacatezza olandese del team Ten Kate non è quello che vuole per un esuberante (in pista) come Jonathan.
LA DELUSIONE - A costo di andare controcorrente, il gioco di squadra messo in atto dall'Aprilia ha lasciato un po' d'amaro. Tutto comprensibile (budget, investimenti, la posta in gioco, ecc) ma Biaggi non ha bisogno di "aiutini". In qualche gara non è stato il pilota che conosciamo ma tutto quello che ha conquistato lo ha fatto con le proprie forze e se dovesse vincere il titolo 2012 pensiamo che lo farà solo contando sulla sua forza e la sua classe.
LA SORPRESA - Che... non c'è stata. La gara di Mosca, infatti, non ha riservato sorprese con tutti i piloti che hanno ricoperto i propri ruoli. L'unica nota relativamente diversa può essere il risultato che ridimensiona Loris Baz. Ma questa non è una sorpresa ne una delusione è la logica di un pilota in crescita.
IL SORPASSO - Quello virtuale compiuto da Marco Melandri ai danni di Max Biaggi. E' stato il risultato di una lunga rincorsa che portato il ravennate in testa al mondiale complice anche qualche recente gara di "appannamento" del Corsaro. Ora sarebbe bello vedere nelle ultime sei gare che rimangono prima della fine della stagione i due battersi ad armi pari, magari con Tom Sykes come terzo incomodo.
L'ERRORE - Quello di Max Biaggi in gara 2 che non solo ha fatto finire in terra il romano ma ha coinvolto anche l'incolpevole Haslam. Sorprende che Max abbia fatto un errore di questo tipo, lui sempre così misurato e calcolatore (frutto della classe) ma in due gare concitate come quelle russe una intemperanza ci stava. Peccato che a causa di questo errore il Corsaro abbia perso la leadership del campionato.
LA CONFERMA - Quella di Tom Sykes. Ormai il britannico è costantemente nelle prime posizioni anche in condizioni normali e non solo in Superpole. Voleva rimettere ordine nelle gerarchie della squadra e lo ha fatto senza grande fatica. Con il primo e secondo posto a Mosca ha definitivamente convinto tutti che se senza un paio di episodi sfortunati, Tom starebbe lottando per il titolo. E non è detto che non faccia anche 41 punti sono tanti da recuperare.
IO L'AVEVO DETTO - Marco Melandri dopo le prove ha pronosticato: "Carlos farà una doppietta!". Checa, invece, non è andato oltre un quarto posto e le gare sono andate una a lui ed una a Sykes.