Pernat: è nato un nuovo Pedrosa

"Il prossimo anno sarà difficile per la MotoGP, ma Rossi regalerà gare fantastiche"

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Meno sei gare alla fine di un campionato che ha perso uno dei suoi protagonisti, Stoner, ma ne ha ritorvato un altro, Pedrosa, mai così combattivo e pericoloso. A Brno è dato in scena un duello spettacolare, che ha attirato su di sé tutti gli sguardi. Ma la MotoGP non è solo i sorpassi di Jorge e Dani e Carlo Pernat non si è fatto sfuggire nessun particolare, da quello che bolle in pentola sul mercato al futuro, più e meno prossimo, del motomondiale.

Questa volta il commento del manager genovese parte dal fondo con “un ultimo giro che è valso tutto il Gran Premio, che per il resto è stato abbastanza noioso essendo rimasti solo due piloti a contendersi la vittoria con l’uscita di Stoner – afferma - Lorenzo ha fatto un sorpasso incredibile, in quello spazio non ci sarebbe passato nemmeno un serpente, ma poi ha fatto un piccolo errore e Pedrosa è stato bravissimo, per la prima volta, nell’uno contro uno. Penso che questo sia dovuto anche al fatto che la Honda gli abbia dato la palma del numero uno nella prossima stagione, questo gli ha dato una scossa e lo ha motivato. Crede più in se stesso ed è diventato più cattivo agonisticamente di quanto lo sia mai stato. Potremmo avere un nuovo Pedrosa, in grado di giocarsi il mondiale quest’anno e forse ha raggiunto il top della sua carriera, superando il suo ultimo limite”.

E’ stato un GP dove si è messo in luce Crutchlow, che dopo la firma sul contratto si è liberato la testa dalla Ducati e da tutto quello che è successo. Ha fatto un’ottima gara – continua Pernat - Spies invece è sempre più deludente, però da quello che si capisce Dorna non vuole farlo andare in Superbike, permetterglielo significherebbe sbilanciare troppo, vista anche la mancanza di Stoner il prossimo anno, la presenza dei piloti nei due campionati a favore delle derivate di serie. Andrà o da Gresini o in Ducati”.

Rischiano molto sia Bautista che Barbera – conclude - piloti bravi che però in un campionato con poche moto ufficiali e molte CRT non trovano spazio. Questo è un male, perché questi piloti emigreranno e nel 2014 ritornare per loro sarà dura. Il prossimo anno sarà uguale a quello in corso e questo è un errore fondamentale che ci farà passare una stagione difficile, anche se il ritorno di Valentino in Yamaha ci darà delle gare fantastiche”.

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