Ciabatti: "Lo scotto dei pionieri"

Il Direttore della Superbike soddisfatto del lavoro fatto in pista

E' stato l'uomo che ha gestito dall'inizio e fatto crescere il progetto Russia su delega del CEO Paolo Flammini. Prima di far trasparire un po' di soddisfazione per aver portato il campionato in Russia, Paolo Ciabatti, Direttore Generale della Superbike, mette però in mostra una certa stanchezza, segnale del duro lavoro che, insieme ai suoi uomini, ha fatto in questi giorni. E che non sembra essere finito, viste le problematiche tecnico-logistiche che questa gara sembra ancora presentare.

- Una partenza in salita...

"Secondo me no perché temevo di trovare maggiori difficoltà. - ci ha detto il manager piemontese ormai trapiantato a Roma - La pista era la preoccupazione maggiore ed invece sono soddisfatto del lavoro comune che stanno facendo gli ufficiali di percorso italiani insieme a quelli russi. Non nascondo, però, che ci sono problemi tecnici al di fuori della pista che si stanno lentamente risolvendo".

- Un debutto comunque complicato

"Il vantaggio di essere pioniere è accompagnato anche da svantaggi come quello della mancanza di esperienza. In un Paese dove non è così semplice operare c'è anche la necessità di comprendere la diversa valutazione delle priorità e delle esigenze. Non bisogna poi dimenticare che stiamo parlando di un evento sconosciuto a quasi tutti i russi. Non voglio sembrare superottimista o positivo in assoluto ma sono soddisfatto di come stanno andando le cose".

- Decisamente azzeccata la scelta di portare del personale di pista dall'Italia

"Ma non solo quello, visto che era sì importante avere delle persone con esperienza e capacità di risolvere i problemi ma anche prevedere qualsiasi evenienza. Ad esempio avevamo portato 270 metri di air-fence (ben più di quelli che servivano) proprio per utilizzarli in caso di necessità e così è stato, visto che li abbiamo messi in pista in tre punti".

- Non sarebbe stato meglio fare una gara prima?

"Avrebbe avuto poco senso perché non avremmo avuto il nostro personale e la nostra gestione, quindi, i report sarebbero stati parziali o addirittura devianti".

- Si continuerà a correre, quindi, su questo circuito

"La pista è un po' lenta e non larghissima ma mi sembra che anche oggi abbia dato una buona risposta. Correremo su questa pista per tre anni e sicuramente in questo periodo le cose migliorerano anche dal punto di vista logistico, dato che a breve è prevista la costruzione di due o tre alberghi, la nascita di alcuni villaggi residenziale o di vacanza e il completamente della terza corsia dell'autostrada M9. A quel punto le cose dovrebbero essere decisamente facilitate".



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