Dovizioso: Ducati? Spero di adattarmi

Quinto 3° posto dell'anno: "manca poco per puntare più in alto, posso migliorare"


Il quinto podio della stagione non soddisfa del tutto Andrea Dovizioso, il forlivese vede il bicchiere mezzo pieno, un’occasione forse sprecata per puntare più in alto. Almeno un gradino più in su. “E’ un risultato importante, per noi ogni podio è come una vittoria, soprattutto ad Indianapolis, dove non mi aspettavo di essere così forte”. Però tutto non è andato come sperava. “Non è stata una gara perfetta” commenta.

Cosa è successo?

Pensavo di potere essere più veloce, ma oggi c’era poco grip e nei primi giri non sono riuscito a rimanere attaccato ai primi. Poi il motore di Spies si è rotto proprio quando era davanti a me. Mi sono ritrovato in una nuvola di fumo, avevo la visiera sporca d’olio e avevo paura ce ne fosse anche sulle gomme”.

Nella seconda parte di gara però il tuo ritmo si è fatto più incisivo.

Sono riuscito a girare in 1’39”, quello che sarebbe dovuto essere il mio passo. Ho ritrovato concentrazione, perché prima guidavo un po’ contratto. Se fossi riuscito a tenerlo subito forse avrei potuto stare con Lorenzo e magari, visti i suoi problemi di gomme, anche batterlo”.

Ci sei riuscito con Stoner.

Lui ha fatto una gara fantastica, bastava guardare la sua posizione in sella per capire che soffriva, era innaturale. E’ stato bello lottare con lui, anche se chiaramente non era al 100%”.

Cosa ti manca per battere i primi tre della classe?

E’ difficile da spiegare, è un insieme di tante cose. Il punto è che bisogna riuscire a sfruttare al massimo la moto, il limite è del pilota in questo caso. Casey, Dani e Jorge hanno meno problemi di me a raggiungere questo confine, riescono a raggiungerlo più velocemente. Ma mi sto ancora evolvendo, l’ho fatto tanto in questi anni e ho ancora margini di miglioramento. Questo mi fa guardare al futuro con ottimismo, posso raggiungerli mentre loro non posso più fare passi avanti”.

La sfida interna con Crutchlow invece è vinta su tutti i fronti.

Cal ha fatto un buon inverno e un buon inizio di stagione, ma io ero svantaggiato dal fatto di non riuscire ancora a sfruttare la Yamaha. E’ senza dubbio un pilota veloce, ma gli manca ancora esperienza. Le gare non sono le prove e non è un caso che i primi tre piloti davanti siano sempre gli stessi”.

Adesso che ti sei adattato alla M1 ti toccherà riniziare tutto da capo.

Cambiare non piace a nessuno, di solito si cerca stabilità, ma non mi preoccupo. Sono riuscito ad adattarmi velocemente alla Yamaha e spero di farlo anche con la Ducati”.

Allora è ufficiale?

Ride

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