Stoner: Indy? non corriamo nella storia

Casey: "le condizioni della pista terribili come al solito", Pedrosa sotto il record


La fortuna non ha sorriso a Casey Stoner nel primo giorno sulla pista di Indianapolis. Un primo posto la mattina, con condizioni della pista “terribili come al solito – ha commentato – Questo è certamente una pista piena di storia, ma il tracciato che usiamo noi non ha niente a che vedere”. Un affermazione che rivela il suo pensiero sul circuito "incollato" al mitico ovale. Solo quinto poi nel pomeriggio. La prima sessione è così stata archiviata con un successo effimero: “abbiamo provato un paio di cose, ma il tracciato era troppo scivoloso per ricavare delle indicazioni -  ha detto l’australianoMa nel pomeriggio sapevamo come muoverci, sfortunatamente abbiamo avuto qualche problema con la moto”.

Due imprevisti che hanno mandato all’aria tutti i progetti. “Prima ho avuto un guasto all’elettronica, poi una strana sensazione al posteriore, forse una pietra è finita nella catena o qualcosa di simile, non abbiamo capito – ha spiegato - Per sicurezza abbiamo deciso di usare la  seconda moto, ma ho fatto solo pochi giri e ho anche trovato traffico”. Alla fine dei 45 minuti cronometrati ha chiuso a più di 8 decimi dal compagno di squadra. “Non è stata una sessione molto produttiva – ha continuato -  Domani faremo quello che non siamo riusciti oggi, non sono troppo preoccupato viste le condizioni della pista. Dobbiamo lavorare su frenata e entrata in curva”. Almeno non deve preoccuparsi del chattering: “qui non abbiamo quel problema – assicura – essendo una  pista che gira a sinistra. La stessa cosa succede anche a Dani, pur se usa un telaio diverso”. Infine l’opinione sulla caduta di Barbera: “ avrebbe dovuto forzare un po’ meno, anche per via delle sue condizioni fisiche. In quel momento la pista non aveva molto grip”.

Dani PedrosaChi invece vede le sue azioni alzarsi è Dani Pedrosa, dietro al solo Casey la mattina e davanti a tutti il pomeriggio. Il suo tempo di 1’39”783 è già sotto al record del circuito e irraggiungibile per tutti gli altri. “Questo pomeriggio la pista era un po’ meglio rispetto alla mattina e siamo stati capaci di abbassare molto il tempo -  ha spiegato - Ho provato anche le gomme dure e mi sono sembrate molto meglio delle morbide. I tempi continueranno a scendere mano a mano che la pista si gommerà e bisognerà continuare a impegnarsi. Abbiamo trovato una buona base, possiamo migliorare su tutti i fronti, soprattutto sulle regolazioni delle sospensioni e l’elettronica”.

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