Rossi: non è stato un disastro

Valentino 10°: "ho continuato a migliorare, l'accelerazione ci penalizza"


Dopo le tante parole spese nelle ultime due settimane sull’abbandono di Rossi dalla Ducati per approdare alla Yamaha, oggi ha ricominciato la pista a parlare. Le prime due sessioni di prove libere hanno mostrato un Valentino ancora in difficoltà, con la 10° posizione nel pomeriggio, distante 1”746 da Pedrosa. Un risultato che da una parte non sorprende troppo, comunque meno dell’umore del Dottore, decisamente positivo a dispetto dei numeri. “Non è stato un disastro – assicura il pilota di Tavullia – Abbiamo migliorato durante tutta la giornata e questo è un buon segno”.

Complice anche le condizioni della pista, disastrose al mattino per poi progredire nel corso della giornata, tanto che la differenza dei tempi realizzati da Rossi nelle due sessioni è di quasi 2 secondi.  “Qui il venerdì è sempre difficile – sottolinea - le gomme all’inizio scivolano tanto e si rovinano presto. Poi la pista migliora tantissimo, non solo dalla mattina al pomeriggio, ma anche dall’inizio del turno alla fine. Penso che i tempi continueranno ad abbassarsi anche domani, ma la differenza sarà minore”.

Non sono state tutte rose e fiori, ancora una volta c’è stato qualcosa che ha fermato la rincorsa a posizioni più nobili. E’ lo stesso Valentino a spiegarlo:  “è andata bene fino alla metà del secondo turno, poi abbiamo fatto una modifica per migliorare inserimento, ma non è ci ha portato i risultati sperati. Doveva darci due o tre decimi, ma non è successo. Sono riuscito a migliorare un po’ ma non di tanto”. Non è l’unico motivo, pilota e team hanno, come sempre, lavorato con un occhio alla gara. “Ho usato una sola gomma, la dura, per verificare la durata – continua - Con la morbida si va un po’ più forte ma non penso che si riesca a fare tutta la gara. Comunque domani la riproverò e vedremo”.

Continuando con i punti negativi, il maggior problema sulla pista dell’Indiana è chiaro e condiviso con il compagno di squadra. “Anche Nicky sta facendo fatica – conferma il Dottore - Abbiamo tanti problemi soprattutto in uscita dalle curve lente, gli altri riescono a usare meno elettronica e a mettere a terra più potenza. Noi no e nella curva 4 e nell’ultima perdiamo molto”. Ci sarà da lavorare ancora, ma non tutto è nero. Valentino ci tiene a sottolineare che “le sensazioni sono migliori di quelle dell’anno scorso, avevo fatto più fatica. Quello che mi limita è che con questa moto non riesco a essere veloce nelle curve a sinistra e qua ce ne sono tante, come a Laguna Seca”.

La sintesi, per il numero 46 è comunque positiva. “La posizione non è niente di speciale ma non è andata male e il secondo gruppo non è lontano. Adesso si tratta solo di andare un po’ più forte. Oggi siamo comunque riusciti a migliorare continuamente e domani proveremo a fare altre modifiche”. L’inizio della fine è al suo primo atto, ma la speranza di una scena conclusiva un po’ meno amara è ancora viva.

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