Dovi: Ducati? Bella scommessa

Andrea: "Non ho firmato con nessuno, ma lì avrei un ruolo da leader"


L'annuncio del ritorno di Valentino Rossi in Yamaha ha sconvolto i piani di Andrea Dovizioso, che aveva accettato ad inizio stagione il ruolo di pilota satellite in Tech3 per conquistarsi una M1 ufficiale al fianco di Lorenzo. A volte però le docce fredde servono a schiarirsi le idee e rinvigorire la pelle, ed al forlivese è stata prontamente proposta una nuova, affascinante sfida: migliorare la Ducati, che proprio con Rossi è reduce da due stagioni al di sotto delle aspettative.

"Il mio obiettivo era la M1 ufficiale – ha detto 'Dovi' ad Indianapolis – La Yamaha ha fatto una scelta diversa. Il progetto Ducati, come ho sempre detto dal momento che si tratta di una squadra ufficiale, è importante e mi interessa. Ho parlato con loro e mi è piaciuto. Detto questo, stiamo parlando, non ho risposte definitive perché non ho ancora firmato con nessuno".

Resta il fatto che la sella della GP12 sia l'ultima possibilità rimasta al forlivese per tornare ad indossare i galloni di pilota ufficiale. Dopo l'amore mai sbocciato con Rossi, la 'Cenerentola' italiana potrebbe trovare nell'analitico e fine collaudatore Dovizioso il pretendente giusto per tornare ad essere protagonista nel ballo del motomondiale.

"È dall'inizio di stagione che tengo Ducati in considerazione. È normale essere entrati più nel dettaglio dopo che Valentino è tornato nel team ufficiale Yamaha. La situazione a Borgo Panigale è logicamente diversa. La Yamaha ufficiale è prima in classifica ed una moto già competitiva. Ducati ha passato gli ultimi anni combattendo per riuscire a migliorare il pacchetto, e la coppia Valentino-Desmosedici non ha funzionato per motivi che però non posso sapere. Ma non si tratterebbe certo di un ripiego".

In caso di passaggio in Rosso, Dovizioso si troverebbe per la prima volta a giocare con la fascia di capitano, un ruolo mai coperto in classe regina ma per il quale il 26enne forlivese si sente pronto.

"In Honda non sono mai stato il pilota numero 1, mentre in Ducati avrei un ruolo da leader. Però non mi considererei al di sopra di Hayden, che ha 4 anni di esperienza su quella moto. Dovrò studiare lui, e le evoluzioni che la moto ha fatto in questi anni. È una moto molto diversa da quelle che ho sempre guidato. L'obiettivo principale sarebbe semplicemente migliorare, senza fare pronostici. È una situazione che incute al contempo timore ed eccitazione. Solo Stoner è andato veramente forte sulla Desmosedici. Anche Capirossi e Gibernau, ma dopo quegli anni è sembrata sempre più difficile da vedere dall'esterno. Finché non la provi non puoi capire, ma sarebbe una scommessa importante".

Nella rinascita della Rossa giocherà un ruolo importante l'acquisto di Ducati da parte di Audi.

"Vedo una grande voglia di far bene in Ducati, che è anche una necessità. Con l'ingresso di Audi può solo migliorare, ma è complicato capire quanto potrà aiutare il nuovo proprietario. C'è qualche idea, ma non abbiamo parlato in dettaglio, mi hanno solo descritto a grandi linee il loro programma. Devono ancora capire come impostare le nuove strategie, ma sono convinti di poter fare una moto buona per il prossimo anno".

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