Rossi addio, a breve l'annuncio ufficiale

Iniziata in Ducati la ricerca del successore, Dovizioso in prima fila


Ormai è solo più una questione di ore, non bisognerà aspettare né il Gran Premio di Indianapolis né la prossima settimana per avere la conferma di quello che ormai è un segreto di Pulcinella, Valentino Rossi ha lasciato la Ducati e dalla prossima stagione salirà sulla Yamaha al fianco di Jorge Lorenzo. Gli uffici comunicazione delle due Case sono stati in stretto contatto in questi ultimi giorni, mancano solo gli ultimi dettagli e poi i comunicati ufficiali saranno spediti e l’accordo ufficializzato, forse già questa sera, più probabilmente domani mattina.

Ci sarà poi tempo per scoprire cosa abbia portato a questa decisione, se i diretti interessati vorranno rivelarlo, ma adesso in casa Ducati si sta lavorando alacremente anche per trovare il successore del Dottore. Sarà questo l’annuncio più importante della Rossa, svelare il nome da cui ripartire, il pilota a cui affidarsi per realizzare una Desmosedici finalmente competitiva.

I candidati sono ristetti e solo uno sembra avere tutte le carte in regola per riuscire in questa avventura, almeno sulla carta. Andrea Dovizioso in questo momento è in vantaggio su tutti gli avversari. Non rimarrà in Yamaha dopo che la sella della M1 ufficiale è stata data a Rossi e un eventuale ritorno in Honda potrebbe essere possibile solo nel team Gresini, struttura molto valida ma comunque satellite. E non è quello che il forlivese vuole. I contatti con Borgo Panigale ci sono già stati e negli ultimi giorni c’è stata un accelerazione, come il Dovi aveva previsto. Per sapere se sarà lui il prescelto bisognerà attendere fino a Indy, o poco più in là.

Anche Cal Crutchlow potrebbe essere un opzione, ma il fatto che una trattativa già in stadio molto avanzato si sia interrotta improvvisamente abbassa le sue quotazioni. Il britannico si è ben comportato nella prima metà di stagione, ma non ha vinto la lotta interna con Dovizioso. Pilota di cuore e talento, ma probabilmente non ha le doti di sviluppatore dell’italiano, quelle che servono al reparto corse bolognese.

Ducati, infine, potrebbe puntare su un giovane, un pilota senza nessuna esperienza in MotoGP. Andrea Iannone e Scott Redding hanno entrambi provato la D16 al Mugello, dimostrando di saperci fare, e per l’italiano è la seconda volta dopo l’esperienza sulla 800 lo scorso anno. Sarebbe però un azzardo promuoverli direttamente nel team ufficiale. Meglio un apprendistato senza pressioni in uno junior team, dove imparare a guidare una MotoGP per poi fare il grande salto magari già la prossima stagione. Senza dimenticare Danilo Petrucci, che a Filippo Preziosi piace molto e che ha già lavorato sullo sviluppo della 1199 Panigale. Il ternano è però l’unico ad avere già un contratto per il prossimo anno, con la Ioda di Giampiero Sacchi.

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