Rossi in Yamaha: guanto di sfida

Duello finale con Lorenzo: le opinioni di Corti, Petrucci, Corsi & co.


Iniziata sotto auspici degni della migliore letteratura gialla, la saga di Valentino Rossi appare sempre più destinata ad assumere contorni biblici, con il figliol prodigo che torna alla casa di Iwata dopo due anni di digiuno– dal punto di vista dei risultati agonistici, si intende – nella pingue terra emiliana. L'annuncio del passaggio in Yamaha è solo questione di tempo, ma chi e cosa attendono il 'Dottore' tra le mura del box dove ha raccolto quattro titoli mondiali in sette stagioni? Lorenzo era già stato un rivale ostico negli anni di convivenza, ed il cuore docile dell'ex-fidanzata M1 potrebbe rivelarsi difficile da riconquistare dopo due anni di crisi coniugale con la bellicosa Rossa. Ecco cosa ne pensano i colleghi italiani di Rossi.

"È sempre difficile capire tutti i retroscena – ha detto Claudio Corti Quello che so è quello che leggo. Dicono addirittura che Lorenzo sia contento di un ritorno di Valentino, a testimonianza di come ora non abbia paura di nessuno. Valentino però non correrebbe particolari pericoli: la Yamaha è una moto che al momento va certamente meglio della Ducati. Quando se ne andò a fine 2010 Rossi aveva bisogno di stimoli nuovi, ma ora si è stancato. Uno come lui deve andare su una moto vincente. Secondo me doveva farlo anche prima, e si è quasi dato la zappa sui piedi ad aspettare. Se la può giocare sempre, ma bisogna anche considerare che Lorenzo ora conosce la moto come le sue tasche. Vale dovrà riprendere un po' l'occhio e l'abitudine a stare davanti".

La pensa così anche Danilo Petrucci, che ha anche avuto modo di provare la GP12 di Rossi al Mugello durante due giorni di test.

"Sicuramente va a confrontarsi direttamente in casa di quello più forte – ha detto il pilota di Ioda – Non è la scelta più facile, ma con Yamaha può dimostrare ancora quanto vale. Con Ducati non c'è mai stato affiatamento, mentre la Yamaha si è dimostrata una moto vincente e forse la più completa. Spero che torni a vincere per lo sport della MotoGP, anche se per l'Italia sarebbe stato più bello se lo avesse fatto con Ducati. Ma l'attuale calo degli ascolti e delle presenze è dovuto in gran parte alle difficoltà di Valentino con Ducati. Penso che con Yamaha tornerà davanti, e allora la gente ricomincerà a guardare le gare. Non riesco a immaginarmi come se la giocherà con Lorenzo: la Ducati richiede uno stile di guida praticamente opposto al suo, e non ha fatto vedere quello di cui è capace. Secondo me può tornare a giocarsela come nel 2010, e anche Lorenzo sa di avere un compagno di squadra da temere".

Più abbottonato Simone Corsi, collega di Petrucci nel team Ioda e attualmente 13º nel campionato Moto2.

"Sono problemi suoi, perché in entrambi i casi non è facile – ha detto il poliziotto romano – In Yamaha troverà una moto competitiva ma anche un compagno di squadra molto forte. Ma la Ducati non è il suo posto. Uno che è stato nove volte campione del mondo non si diverte a lottare lontano dal podio, e la sua sarebbe una scelta fatta per tornare in alto. Per lo sport il duello con Lorenzo è un bene: Vale lo ha lasciato che era forte e lo ritrova che è ancora più competitivo, ma non penso che debba imparare niente da lui. Deve solo ritrovare la voglia e la motivazione giusta per tornare a vincere".

Non ci è dato sapere se a Iwata prepareranno o meno una grande festa per l'occasione, ma sicuramente al quartier generale della Dorna ci sarà un certo Don Carmelo pronto a stappare una bottiglia di bollicine.



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