Ducati prepara il dopo-Rossi

Il comunicato ufficiale sul futuro del Dottore atteso prima di Indy

Il ritorno di Valentino Rossi in Yamaha sembrerebbe essere ormai cosa fatta, tanto che ormai giornali e siti di tutto il mondo non si chiedono più se il pesarese rimarrà in Ducati ma solo quando ci sarà l’annuncio ufficiale del suo addio alla Casa di Borgo Panigale. Fra indiscrezioni, più o meno attendibili, di presunti viaggi olandesi per rifinire gli ultimi particolari del contratto e vacanze sotto il sole delle Baleari, il Dottore continua a tenere in scacco con la sua decisione sia i giornalisti che i piloti ancora in cerca di una sella per la prossima stagione. Non bisognerà ancora aspettare molto per scoprire i colori con cui gareggerà Valentino nella prossima stagione, il comunicato ufficiale arriverà prima del GP di Indianapolis, poi il mercato subirà l’ultima accelerazione e tutte le caselle andranno al proprio posto.

DUCATI CHIAMA TECH 3 - Con Rossi in Yamaha, la Casa che dovrebbe rivedere rapidamente i suoi piani sarà la Ducati. A Borgo Panigale hanno puntato tutto sul rinnovo del numero 46 e in caso di una sua fuga bisognerà correre in fretta ai ripari per decidere chi affiancare ad Hayden. In verità non è che le scelte abbondino, solo due piloti sono rimasti liberi: la coppia del Team Tech 3 Dovizioso e Crutchlow. Andrea ha ammesso più volte di avere avuto contatti con la Rossa, ma non gli è stato proposto nulla di definitivo nell’attesa della scelta di Valentino. Con il Dovi, Ducati potrebbe contare su un italiano e su un pilota dalle indubbie sensibilità e capacità di collaudo, due caratteristiche importanti per proseguire nello sviluppo della Desmosedici. Il forlivese per il 2013 vuole una moto ufficiale e, benché la Ducati non sia stata fino a ora al centro dei suoi pensieri, la preferirebbe alla Yamaha satellite su cui corre o alla Honda del team Gresini. Andrea ha confermato di “guardare con interesse all’offerta di Ducati” e se la M1 gemella di quella di Lorenzo fosse presa da Rossi, questa sarebbe l’opzione più probabile.

Cal CrutchlowChi invece pensava di avere una D16 già prenotata per la prossima stagione ed è rimasto con un pugno di mosche in mano è stato Crutchlow. L’inglese era arrivato al GP del Mugello con in mano la penna per la firma, ma ha scoperto che non c’era nessun contratto pronto. I rapporti fra Italia e Inghilterra si sono raffreddati nelle ultime settimane ed è stato lo stesso Cal ad avere ammesso che “la situazione è più complicata”. Le porte del team ufficiale non sono però ancora definitivamente chiuse per lui, pilota che, secondo alcuni, avrebbe uno stile di guida particolarmente adatto alla moto bolognese.

PICCOLI PILOTI CRESCONO – Ducati però non sto guardando solo all’immediato futuro, ma anche a quello più remoto. Se nella squadra ufficiale è probabile che voglia due piloti di esperienza, l'obiettivo del “secondo” team, il cosiddetto junior, sarà quello di fare crescere le nuove leve. I nomi si conoscono già da tempo, Iannone, Petrucci e Redding, e tutti e tre sono già saliti per un test sulla Desmosedici. Danilo è ben conosciuto e stimato a Borgo Panigale, avendo partecipato allo sviluppo della 1199 Panigale, ma attualmente ha un contratto che lo lega per ancora una stagione alla Ioda di Giampiero Sacchi. Andrea sta dimostrando nelle ultime gare di avere affiancato la maturità alla indubbia velocità e ha a più riprese affermato che un futuro in rosso è il suo sogno. Vittoriano Guareschi tiene sotto osservazione Scott da tempo e sembra che il fisico del britannico, non propriamente da piccola cilindrata, non gli abbia ancora permesso di dimostrare tutto il suo talento. Inoltre il suo team, il Marc VDS, vorrebbe fare il salto di categoria con lui, gestendo la struttura satellite, anche se in questo caso Pramac sembra essere ancora favorita.

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