La gomma decide fra Stoner e Lorenzo

Jorge: "Casey oggi superiore", Pedrosa: "fortunato a non cadere"


Stoner è tornato, il pilota capace di macinare record e vittorie con facilità strabiliante è riapparso a Laguna Seca, dopo due Gran Premi in cui era apparso appannato. “Solo una direi – ci tiene a specificare – al Sachsenring potevo vincere, solo al Mugello ho avuto qualche problema”. L’australiano negli Stati Uniti è parso freddo e spietato, una prima metà di gara passata a studiare l’avversario, poi il sorpasso decisivo a 11 giri dalla fine. In classifica ha fatto solo un piccolo passo, da -37 a -32 punti, ma il morale ne ha certamente goduto.

La gara californiana non è andata però come si era aspettato prima delle partenza. “Avevo scelto la gomma posteriore morbida per attaccare nella prima parte di gara sapendo poi di soffrire nell’ultima – ha spiegato – Invece sono dovuto restare dietro a Jorge per due terzi della gara, ma lo pneumatico andava ancora bene e sono riuscito ad attaccarlo. Sapevo di avere il passo per vincere”. Curiosamente anche la scelta fatta dal pilota della Yamaha non ha confermato le sue previsioni. “Ho preferito la dura in previsione degli ultimi giri, invece non mi ha garantito una buona prestazione fino alla fine” ha ammesso. Lorenzo ha comunque resistito fino a che ha potuto, “ho cercato di non fare scappare Casey, ma stavo prendendo troppo rischi. Ho pensato al campionato” ha ammesso e ha riconosciuto anche la superiorità del suo avversario. “Stoner è stato bravissimo, complimenti alla sua gara”.

Jorge LorenzoLo spagnolo della Yamaha ha dimostrato lucidità, sapendo che il suo più avversario diretto in classifica era alle sue spalle. Pedrosa è stato il vero sconfitto, sull’ultimo gradino del podio già dal terzo passaggio non ha mai dato l’impressione di lottare per la vittoria. L’unica soddisfazione quella di avere fatto segnare il giro più veloce della gara. “Meglio oggi non potevo fare – si è giustificato – Due o tre volte mi sono visto a terra, ho capito di avere chiesto anche troppo alla fortuna e mi sono accontentato”. Alla fine Dani è soddisfatto, ma la gara di Laguna Seca sembra l’ulteriore conferma che per lottare per il titolo potrà contare solo sulla sua costanza e sugli errori degli avversari. Benché sia l’unico a impensierire nei tempi la coppia Stoner-Lorenzo, in gara gli manca quel guizzo che permette di salire sì sul podio, ma sul gradino più alto.

Se i primi tre hanno fatto gara a sé, nelle retrovie la lotta per la “medaglia di legno” è stata appannaggio della coppia Tech 3 Dovizioso e Crutchlow. E’ stato l’italiano ad avere ancora la meglio, ma ha sofferto più che nelle ultime gare. “Qui sapevo che questo sarebbe stato il miglior risultato possibile – ha ammesso – L’unica cosa che mi fa arrabbiare è che a metà gara giravo su un passo ottimo, simile a quello di Lorenzo, mentre con la gomma nuova ero più lento. Devo capire il perché”.Nella testa del Dovi non c’è solo la gara, ma anche il suo futuro. Valentino deciderà la sua squadra per il 2013 nelle prossime settimane e il forlivese è legato a doppio filo a quella decisione. La delusione per la poca considerazione sul mercato è ben comprensibile e si riflette anche in pista. “Un po’ influisce, a volte in positivo altre in negativo – ha affermato – Questa volta? Se ha avuto un peso è stato in negativo”.

La caduta di Ben Spies al CavatappiE’ stato comunque più fortunato di Spies che ha collezionato l’ennesima caduta per un cedimento del forcellone della sua M1. “Non ho potuto controllare la moto, è successo tutto all’improvviso senza avvertimenti – ha descritto la dinamica l’americano – All’inizio pensavo di avere preso una buca”. La sorte non sembra aiutare Ben che probabilmente è sempre più convinto di lasciare il dorato mondo della MotoGP per la Superbike.

Avrà tempo per riflettere nelle due settimane di stop del campionato, come farà anche Rossi. La sua sarà la decisione più complicata, scegliere se salire sulla Yamaha di Spies o continuare con Ducati. Una sfida fuori dai campi di gara, ma capace di tenere tutti sulle spine anche in un  periodo di riposo.

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