Dovi: Yamaha, non ti aspetto per sempre

Andrea tentato da Ducati: "team e moto ufficiali offrono sicurezze"

Tutti gli occhi sono puntati su Valentino Rossi anche in America e se non sono i risultati il motivo di interesse questa volta, lo è il suo futuro. Una decisione che tarda ad arrivare e che influisce anche su quella degli altri piloti in cerca di una sella “buona” su cui salire il prossimo anno. Prima fra tutti la coppia del team Tech 3 Dovizioso e Crutchlow, entrambi mirano a una moto ufficiale per la prossima stagione. “Nessuno sa cosa farà Valentino e siamo tutti legati alla sua scelta - conferma Andrea – Ho contatti con più parti, come chiunque. Stiamo parlando da mesi, ma al momento non ho nessuna risposta sul mio futuro”.

Rossi tiene banco e volenti o nolenti bisogna stare nella sua ombra. “E’ una cosa che mi fa arrabbiare – ammette il Dovi – Con la M1 satellite ho fatto dei risultati che nessuno si sarebbe aspettato, ma non è bastato. E’ normale che Valentino sia la pedina più importante del mercato, ma io sono riuscito a vincere una scommessa che tanti davano per persa e non è piacevole ritrovarsi oggi in questa condizioni”. Forse anche il suo carattere, così riflessivo e poco esuberante, non aiuta. “Può essere successo in passato – considera – ma in questo particolare momento non fa differenza”. Mentre per chi dice che lui una possibilità con una moto ufficiale l’ha già avuta risponde piccato: “sono discorsi di chi è tifoso di altri piloti”.

Anche dopo l’addio di Spies, comunque,  le possibilità che il forlivese salga sulla M1 del team interno “non sono così alte – spiega – Yamaha sta aspettando, io posso attendere ancora ma a tutto c’è un limite. Non voglio dare una scadenza, ma penso che per Brno la decisione dovrebbe esserci”. Su Ben invece non si sbilancia: “non so cosa sia successo, non è un tipo di molte parole, ma dev’essere stato qualcosa di importante”.

Intanto il Dovi si sta guardando attorno e considera “con molto interesse l’opzione Ducati –afferma – Si tratterebbe comunque di un team e di una moto ufficiali, con delle prospettive di miglioramento”. Bisognerà però ancora attendere “in questo weekend non penso cambierà nulla – avverte – La situazione mi sembra comunque chiara, manca solo la decisione di Rossi”.

Crutchlow non è in una situazione troppo diversa, poche settimane fa sembrava destinato a passare in Ducati ma oggi “la trattativa è congelata” conferma. L’idea di rimanere in Tech 3 non gli piace molto: “il problema è il non avere una moto ufficiale, non puoi pensare di battere Lorenzo con un mezzo inferiore - spiega – Con una M1 satellite puoi fare 5° o 6°, magari dei podi e se sei molto, ma molto, fortunato vincere”. Non è quello che vuole e la “situazione al momento forse si è ancora complicata, ma non sono troppo preoccupato”.

Se proprio dovrà continuare da “privato”, l’inglese guarda con interesse la Honda, “mi sembra che la RC213V satellite sia più simile alla controparte ufficiale rispetto alla M1”. Le porte della Superbike per Cal sono spalancate “lì potrei salire su qualsiasi moto, ma io voglio rimanere in MotoGP e avere la possibilità di vincere”. Anche per lui toccherà aspettare la decisione di Valentino, “capisco perché Yamaha lo voglia, è uno dei migliori piloti in circolazione – ammette – ed è in grado di attirare sponsor. Io valuterò tutte le opzioni, poi si vedrà”.


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