Ecco una foto che la dice lunga sull'attuale situazione in casa Yamaha: Lorenzo nelle vesti di Honorary Ceo. D'accordo, si tratta solo di una immagine presa dal filmato che Yamaha-USA gira ogni anno presso la sua sede californiana.
Un filmato che, regolarmente, ogni anno è un "Hit" perché girato benissimo è sempre con storyboard divertenti.
Se nel passato Lorenzo, al suo arrivo, recitava nel ruolo di lavavetri, in pochi anni ha raggiunto la posizione di Ceo della società...niente male per un ragazzetto di 25 anni.
Anche nei giorni scorsi, comunque, il maiorchino ha ripetuto di considerare il possibile arrivo di Valentino Rossi, anzi il suo ritorno, una buona cosa: "saremmo un team molto forte", ha sottolineato.
Si sente forte, Jorge, e se poi non ha abbassato la testa quando era Vale il padrone del vapore ad Iwata, con Furusawa che lo considerava un semidio, perché preoccuparsi ora?
Prende sempre più piede, questa ipotesi, ma poi Rossi in effetti che opzioni ha per il 2013? esaminiamole.
TORNA IN YAMAHA - E' l'ipotesi più gettonata. Il PRO è che sa di ritorvare una M1 vincente e che già, parzialmente conosce. Potrà essere competitivo, ma quanto competitivo? Perché se sarà battuto da Lorenzo non ne uscirà bene. E poi come la mettiamo con il "pensa se non ci avessi provato?". In Yamaha, infatti, Rossi ha già provato tutto, vincendo quattro titoli iridati. Cosa potrebbe ottenere di più? E la scelta più logica, ma anche quella di più basso profilo. Certo, ci vuole coraggio a tornare a quella che ora è casa di Lorenzo, ma è minimizzato dal fatto che conosce bene l'ambiente. Inoltre è poco stimolante il fatto che tornerebbe in una posizione subordinata, addirittura grazie al fatto che porterebbe sponsor, necessari anche a pagare la sua costosissima squadra australiana.
RESTA IN DUCATI - Rimanere in Ducati per Valentino sarebbe la sfida di tutte le sfide. E' vero infatti che l'arrivo di Audi gli da una maggiore concretezza per quanto riguarda lo sviluppo, ma è anche difficile che a Borgo Panigale riescano a sfornare una moto vincente in quattro e quattro otto. Probabilmente serviranno ancora sei mesi e se il buon giorno si potrebbe vedere fin dai test autunnali di Valencia, per il mattino però bisognerebbe aspettare i test invernali di Sepang, a febbraio 2013. Una serie di podi, per non parlare di una vittoria, con la Ducati rappresenterebbero però l'apoteosi della sua leggenda. Una scelta da piloti veri. Però è vero anche che il vero futuro Ducati, magari, se lo godrebbe un pilota più giovane, come accadde a John Kocinski con la Cagiva 500 messa a punto da Eddie Lawson che vinse un'unica gara, in Ungheria, nel 1992. Il plus di questa scelta potrebbe essere una 'vecchiaia' tranquilla a divertirsi con Audi nell'Endurance e con Skoda (gruppo VW) nei rally.
ACCETTA UNA HONDA SATELLITE - Shuei Nakamoto lo ha ripetuto a più riprese: una Honda satellite per Valentino c'è ed il team per accoglierlo, pure, è la squadra di Gresini. Una delle migliori del motomondiale. Inoltre la squadra italiana ha già uno sponsor da leccarsi i baffi: la San Carlo, che bene potrebbe allearsi ad una eventuale cordata. Rossi sa bene che in questa situazione si può vincere, gli è già riuscito nel 2001 quando aveva una Honda 500 sponsorizzata da Nastro Azzurro. Il vantaggio di essere in un team satellite - ma con i galloni da ufficiale - sarebbe quello di una grande libertà. Inoltre bisogna considerare il fatto che il team Repsol-HRC è tutt'altro che una invincibile armata: Rossi ha sempre battuto Pedrosa e Marquez non dovrebbe essere un problema.
Cosa ne pensiamo noi? Diciamo che tutte le ipotesi sono affascinanti, ma che il ritorno in Yamaha è sicuramente la più scontata!