Superpole per Sykes. Biaggi 4a fila

L'olio e qualche goccia pioggia creano scompiglio. Checa, Laverty e Giugliano in prima fila

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L'olio perduto dal radiatore rotto di Giugliano e qualche goccia di pioggia che minacciava un temporale hanno rotto il ritmo della Superpole che nella sua fase finale si è disputata con la procedura bagnata. Dopo l'eliminazione di Biaggi nella prima fase, ci si aspettava la risposta di Melandri ma è arrivato il "solito" Sykes che ha preceduto Carlos Checa, Eugene Laverty e Davide Giugliano. Il pilota della BMW principale avversario di Biaggi nel mondiale partirà dalla seconda fila insieme ai britannici Rea ed Haslam (sempre pericolosi per il podio) e il ritrovato Michel Fabrizio.

SUPERPOLE 1: FUORI BIAGGI! -  Marco Melandri scende subito sotto l'1'59" (1'58"837) e rimane il più veloce della sessione fino alla fine, seguito da Carlos Checa (anche lui sotto l'1'59") che nel finale viene sopravanzato da Eugene Laverty che porta la sua Aprilia in seconda posizione. Quarto tempo per un ritrovato Michel Fabrizio seguito da Sykes, Badovini, Davies e Giugliano. Max Biaggi dopo aver piazzato quasi a freddo un 1'59"6 non riesce a scendere di molto e finirà quattordicesimo anche dopo aver cambiato gomma. Per lui quarta fila ed esclusione dallo step successivo insieme alle due Suzuki di Camier e Hopkins ed alla Kawasaki di Baz.

SUPERPOLE 2: BANDIERA ROSSA PER L'OLIO - Dopo quattro minuti Davide Giugliano rompe il radiatore dell'olio e cade (per fortuna senza conseguenze). Sul liquido della Ducati scivolano anche Badovini, Smrz e Salom. Inevitabile (e pronta) l'esposizione della bandiera rossa.

Viene pulita la pista e si riprende dopo un intervallo di circa un'ora - tempo che consente ai piloti caduti di riavere le moto in ordine - con un warm up di cinque minuti per verificare la situazione. Dopo una ulteriore sosta di cinque minuti quando si sta per ripartire per gli otto minuti residui qualche goccia di pioggia che cade nel primo settore e la Superpole viene dichiarata bagnata.

GIRO SECCO PER SYKES - Non rientrano in pista Badovini (ancora dolorante per la caduta) e Salom mentre tutti gli altri si disputano i rimanenti posti a disposizione nella griglia.

La pioggia non aumenta di intensità (anzi smette) e, quindi, i tempi si abbassano tanto che Tom Sykes si avvicina al limite di 1'58" precedendo Carlos Checa, Eugene Laverty e Davide Giugliano che proprio nel finale strappa la prima fila a Marco Melandri. Con il ravennate in seconda fila troviamo Rea, Haslam e Fabrizio.

Nelle ultime battute mentre cercava di migliorarsi cadeva senza conseguneze Chaz Davies.


SUPERPOLE:

1. Sykes (Kawasaki) 1'58.010 media 164.823 kmh; 2. Checa (Ducati) 1'58.470; 3. Laverty (Aprilia) 1'58.741; 4. Giugliano (Ducati) 1'58.789; 5. Melandri (BMW) 1'58.885; 6. Rea (Honda) 1'59.560; 7. Haslam (BMW) 1'59.583; 8. Fabrizio (BMW) 1'59.621; 9. Davies (Aprilia) 1'59.748; 10. Smrz (Ducati) 1'59.871; 11. Salom (Kawasaki) 1'59.279; 12. Badovini (BMW) 1'59.154; 13. Camier (Suzuki) 1'59.439; 14. Biaggi (Aprilia) 1'59.453; 15. Baz (Kawasaki) 1'59.627; 16. Hopkins (Suzuki) 1'59.973; 17. Zanetti (Ducati); 18. Aoyama (Honda); 19. Berger (Ducati); 20. Polita (Ducati); 21. Mercado (Kawasaki); 22. Brignola (BMW); 23. Kispataki (Honda).

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