Petrucci, primo giorno sulla Ducati

Danilo proverà oggi e domani la D16, Preziosi: "è un giovane interessante"

Oggi è il grande giorno per Danilo Petrucci, che questa mattina è salito per la prima volta sulla Ducati GP12 nel circuito del Mugello. Il pilota ternano affiancherà il collaudatore Franco Battaini anche domani per aiutarlo a portare avanti lo sviluppo della rossa MotoGP. Non è la prima volta che Petrux collabora con la Casa bolognese, già lo scorso anno aveva fatto da tester per la 1199 Panigale, in quelle occasioni insieme a Troy Bayliss, riuscendo anche a girare più veloce del campione australiano. Il lavoro del giovane pilota deve avere soddisfatto i vertici di Borgo Panigale che gli hanno nuovamente chiesto di collaborare con loro, questa volta sulla D16.

Il particolare test è stato reso possibile anche dalla disponibilità di Giampiero Sacchi, il patron della Ioda ha dato il nulla osta necessario perché Danilo potesse salire sulla Ducati. Cosa proverà? Filippo Preziosi lunedì è stato chiaro: “stiamo lavorando per migliorare la guidabilità della moto”. Potenza non manca, e le velocità massime raggiunte lo confermano, ma l’erogazione del motore è ancora troppo brusco. A Bologna si sono impegnati su due fronti: da una parte è disponibile una nuova centralina che permette strategie diverse e più “morbide” rispetto al passato, dall’altra si sta collaudando un nuovo bilanciamento dei pesi. Centralina e altri componenti sono stati spostati e anche il serbatoio del carburante è stato ridisegnato per accentrare il più possibile le masse.

Petrucci avrà il compito di sperimentare queste nuove soluzioni che poi dovranno avere l’ultimo via libera da parte dei due piloti ufficiali. Probabilmente non sarà l’ultima volta che il ternano salirà sulla Desmosedici, sembrano essere previsti altri test con il suo coinvolgimento, forse già dopo la gara di Laguna Seca, ma per il momento manca una conferma ufficiale. Occasioni importanti per Petrux, che potrebbero aprirgli una porta anche per il 2013, anche se per il prossimo anno il suo contratto lo lega ancora a Ioda. “Danilo è un pilota giovane e molto interessante, lo stiamo tenendo logicamente d’occhio” ha confessato Preziosi.

Sarebbe perfetto per quello “junior” team di cui si parla sempre più insistentemente per la prossima stagione. In prima fila sembra esserci Pramac per gestire due moto con un rapporto non più da semplice cliente. Ducati vuole seguire la falsariga di quello che Yamaha con Tech 3, una struttura in cui far crescere i giovani piloti e che può essere anche di aiuto per lo sviluppo della moto. Questi test sono certamente un buon punto di partenza, se son rose fioriranno.


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