Lorenzo: la Honda sta lavorando di più

Jorge: "Possiamo migliorare, ma il ritorno alla 1000 ci ha avvantaggiato"


Anche i serpenti si stancano. Dopo aver dominato il Gran Premio d'Italia al Mugello, Jorge Lorenzo ha deposto anzitempo i panni del "Black Mamba" durante i test sulla pista toscana. Lo ha fatto comunque dalla cima della classifica dei tempi, dove ha siglato un 1'47.435 (2 decimi più lento della pole siglata sabato da Pedrosa).

"Non avevo nulla di particolarmente innovativo da provare, solo qualche impostazione delle sospensioni e un paio di componenti nuovi del motore – ha detto Lorenzo – Il nostro obiettivo rimane quello di migliorare la potenza e velocità sul dritto mantenendo quella in percorrenza di curva. Gli aggiornamenti non hanno prodotto particolari miglioramenti, e avendo terminato il nostro programma non c'è motivo di proseguire nel pomeriggio".

Non si può comunque tacciare lo spagnolo di assenteismo. Lorenzo ha compiuto 40 giri, quasi il doppio della distanza di gara. E poi non è certo lui a dovere studiare delle contromosse, bensì la Honda, che qui ha portato una versione seminale del prototipo del 2013.

"Non so se abbiano accelerato i tempi di sviluppo perché sono preoccupati o se semplicemente facesse parte del loro programma. Noi non abbiamo ancora nulla, ma so che in Yamaha stanno lavorando duramente per il futuro. Sicuramente a noi ha giovato il ritorno alla cilindrata piena, ma ho sempre la sensazione che ci manchi qualcosa e voglia di migliorare".

Lorenzo ha fatto del perfezionismo uno dei suoi tratti distintivi, e anche grazie a questo può guardare gli avversari dall'alto nella classifica iridata. I punti di vantaggio su Pedrosa sono 19, quelli su Stoner addirittura 37.

"Senza l'incidente di Assen potrei averne anche di più, ma è inutile guardarsi indietro. Sicuramente sono cresciuto come pilota. Se non fosse così mi preoccuperei. L'esperienza aumenta con le gare. Ma anche Pedrosa ora è più completo che mai. Stoner sta attraversando un momento difficile dopo aver vinto molto a inizio anno, ma non puoi mai escluderlo dai pronostici".

Ora il maiorchino potrà godersi due settimane di pausa prima di partire alla volta degli Stati Uniti, dove da Mamba Nero potrebbe strisciare ancora tra le colline di Laguna Seca.

"La grafica del Mamba mi è piaciuta e mi ha portato bene, quindi la userò anche là. Ora però mi prendo una pausa. Sono molto stanco: da due settimane ho la gola infiammata e ancora non mi sono rimesso per via dei tanti impegni. La voglia di andare in moto però è la stessa di sempre".

Gli avversari sono avvertiti.

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