Mugello: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Travestimenti italiani: Mamba-Jorge, pompiere Iannone e Dovi cavaliere nero

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Nel carnevale del Mugello ognuno sceglie la maschera che più gli piace per il gran ballo di mezza estate. Fra animali, cuochi, cantanti e vigili del fuoco c’è solo l’imbarazzo della scelta. Una giornata di gala per pochi invitati, quelli che siedono su colline e tribune comodi come non mai. Non c’è ressa per ammirare le danze di Valentino e compagni lungo i 5 chilometri d’asfalto nella compagna toscana, ma i gli italiani non deludono e lo spumante lo stappano in tutte le gare. I pochi spettatori apprezzano e applaudono come fossero il doppio.

Andrea IannoneIL BELLO – Abbiamo occupato tutti e tre i gradini del podio, peccato che ci siano volute tutte e tre le classi per farlo. Iannone, il pompiere più tamarro della Moto2, ha salvato l’onore patrio regolando gli spagnoli in casa. Poteva riuscirci anche il cuoco Fenati che ha cucinato tutti gli avversari tranne uno in Moto3. Solita divisa da cavaliere nero per il Dovi, che un podio ce lo regala sempre.

IL BRUTTO – L’unica cosa positiva è che per raggiungere il circuito non si faceva assolutamente coda. Bisogna proprio essere degli inguaribili ottimisti per trovare qualcosa di positivo nei prati e tribune desolatamente sguarniti. Una doppia crisi, quella di Valentino e quella economica, che colpisce la MotoGP. Se per la prima bisogna solo sperare, per la seconda si può fare sicuramente qualcosa. Un esempio? Per accomodarsi sul prato al Mugello la sola domenica servivano 90 euro, con 60 si sta tutti i tre giorni a Brno o ad Aragon, per citare due fra le prossime gare europee. E a Misano? Al momento servono 104 euro, sempre per il solo giorno di gara. Cara Italia.

Casey StonerIL CATTIVO – Stoner non molla mai, anche quando è in difficoltà e sarebbe meglio tirare i remi in barca, per non trovarsi poi a – 37 punti in classifica. Sbaglia e poi rimonta ma si trova sulla sua strada Bautista, che assaggia il suo pneumatico anteriore. “Chi si accontenta gode” non sembra essere un proverbio conosciuto in Australia. Casey in punizione dietro alla lavagna.

LA DELUSIONE  – Cosa succede a Spies? Non lo sa praticamente nessuno, neanche il suo compagno di squadra, “talento ne ha, non so quale sia il suo problema”. Guai tecnici o fisici, c’è sempre qualcosa che non va per il verso giusto. Il passaporto a stelle e strisce forse gli garantirà la M1 ufficiale anche per il prossimo anno, ma i risultati sono da CRT.

Stefan Bradl precede Andrea DoviziosoLA SORPRESA – Sarà perché è tedesco, un po’ timido e senza particolare guizzi, ma forse Bradl è pilota più sottovalutato dell’intero Circus. Cecchinello però ha visto giusto, Stefan sbaglia poco e impara in fretta. Ci è voluto un Dovizioso sulla pista di casa per non farlo salire sul podio. Alla nona gara non è poco.

IL SORPASSO  – Non era in quelle posizioni dove hai l’occhio delle telecamere sul collo, ma Claudio Corti ne ha fatti veramente tanti. Al primo giro, dopo un dritto, era 30° all’ultimo 9°. Fate voi i conti.

L’ERRORE – A Nicky Hayden non ne va mai una dritta. Partiva sei posizioni davanti al compagno di squadra e gli è arrivato una dietro sotto la bandiera a scacchi. Aveva il 4° posto a portata di ruota, ma ha sbagliato l’attacco decisivo a Bradl. Il bello è che ci prova sempre.

Jorge LorenzoCONFERMA – Un rettile dal sangue caldo, il Mamba-Lorenzo che striscia a velocità della luce fra i saliscendi toscani. Uno strano animale che sa anche volare, soprattutto in classifica e non sembrano esserci predatori capaci di fermarlo. Un solo dato: la sua peggiore posizione, senza la caduta di Assen, è il 2° posto.

Che Valentino Rossi sia più veloce di Hector Barbera non avevamo dubbi, ma il perché lo scudiero parta in prima fila e il cavaliere in quarta nessuno ce lo ha ancora spiegato. Il Dottore gioca in rimonta e vince, almeno sui compagni di marca. Il podio era a un soffio, e per sua stessa ammissione ci si sale grazie anche ai risultati del sabato. Laguna Seca sarà la volta buona?

LA CURIOSITA’ – E’ dal 1996 che almeno un italiano sale sul podio al Mugello nella classe regina, l’ultima vittoria è datata 2007, firmata Valentino Rossi.

IO L’AVEVO DETTO Barbera dopo la prima fila sabato aveva tenuto il profilo basso: “realisticamente possiamo lottare massimo per la 7° posizione in gara”. Non è bastato, ha finito 9°.

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