Iannone: un "tamarro" per la Ducati

"È ìl mio modo di essere. Da italiano, in MotoGP non potrei ambire ad un'altra moto"


Il GP della Moto2 al Mugello ha consegnato ai tifosi italiani il più classico Andrea Iannone: fuori dalle righe, imprevedibile, e dannatamente veloce. Il pilota di Vasto si è aggirato tra le curve del tracciato di Scarperia addirittura vestito da pompiere, ma più che spegnerlo, il fuoco, lo ha acceso nei cuori del pubblico che qui aspettava una vittoria azzurra dal 2010, quando sempre lui trionfò davanti a Gadea e Corsi.

"Sono un tamarro, e qui mi sono vestito addirittura da pompiere per vincere – ha detto – Diciamo che la combinazione mi ha portato bene. Per trionfare ho avuto bisogno anche di questo e del calore del pubblico, che mi ha sostenuto in un momento difficile per il motociclismo italiano".

L'abito, tuttavia, non fa sempre il monaco. Guascone fuori, Iannone ha mostrato grande maturità in pista, gestendo la gara con l'esperienza di un veterano.

"È stato molto difficile. A metà gara non sapevo cosa aspettarmi, poi ho preso fiducia e spinto di più. Addirittura, quando ho tolto mezzo secondo al giro mi sentivo più a mio agio sulla moto. Era fondamentale crederci fino alla fine. Faccio i complimenti a tutti gli altri, anche a Marquez che non ce l'ha fatta", ha detto Andrea ironicamente.

La classifica iridata lo vede ora in 2ª posizione a pari punti con Espargaró, a 34 punti di distacco da Marquez. Lo spagnolo ha già firmato per passare in MotoGP su una Honda ufficiale il prossimo anno, e tempi potrebbero essere maturi anche per Iannone. Le selle libere, tuttavia, scarseggiano.

"Non so ancora se il prossimo anno andrò in MotoGP. Mi sento pronto, ma voglio farlo solo se ho una moto competitiva. Da pilota italiano, sarebbe una grande emozione per me salire su una moto italiana. Non posso ambire ad altro".

Iannone ha in effetti già provato la Ducati, proprio al Mugello, lo scorso anno. A ben pensarci, l'italiano divide anche la predilezione per il colore giallo con Valentino Rossi, ed una squadra tutta italiana sarebbe un sogno anche per lui, oltre che per i tifosi.

"Certo, anche se il giallo nelle tribune oggi non era per me, ma per il pilota più forte di tutti i tempi", ha chiosato.


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