Stoner: non mi fido della Bridgestone

Casey: "Non ammettono sbagli, ma le gomme sono chiaramente peggiorate negli anni"

Casey Stoner ha chiuso rispettivamente al 2º ed al 4º posto le prime due sessioni di prove libere sul circuito del Sachsenring. Un segnale incoraggiante in vista del prosieguo del fine settimana, dal momento che la Honda RC213V del campione in carica si è rivelata competitiva sia in condizioni di asciutto che di bagnato. Nonostante ciò, l'australiano non è ancora completamente soddisfatto.

"Nessun miglioramento – ha commentato conciso alla domanda riguardante il chattering, principale neo delle Honda ufficiali quest'anno – Ho provato un setup molto diverso dal solito su una delle moto, ottenendo un miglioramento della vibrazione sull'avantreno, ma minimale. Fatichiamo con la nuova gomma anteriore. Il posteriore vibra di più sulla spalla destra, mentre la sinistra è a posto. Non abbiamo i problemi nei curvoni a sinistra, ma in quella a destra il chattering è quasi il doppio di quanto abbiamo normalmente. Sfortunatamente, la maggior parte dei circuiti gira in senso orario, ma sono abbastanza contento con il comportamento della moto sia sull'asciutto che sul bagnato. Non mi sento al 100% fisicamente, ma in sella non ho problemi. La gamba va meglio che ad Assen, anche perché è sottoposta ad uno sforzo minore".

Parlando di chattering è inevitabile tirare in ballo le gomme Bridgestone, nuovamente al centro delle polemiche dopo i problemi riscontrati da Valentino Rossi ad Assen.

"Ancora non ci hanno detto niente, ma il punto è che fanno gomme difettose. Si giustificano parlando di assetti, pressione delle gomme o altro, ma quando vedi pezzi staccarsi dalla gomma, non ci sono scuse".

Secondo Stoner, la qualità degli pneumatici giapponesi è andata progressivamente calando da quando la Bridgestone è diventata l'unica fornitrice della classe regina.

"Non ammettono mai che ci sia qualcosa che non va con le gomme. Ma c'è davvero da fidarsi? La realtà è che stanno peggiorando: i tempi sul giro sono più alti ogni anno, i piloti fanno sempre più fatica a battere i record. La tecnologia migliora ma noi siamo più lenti, è frustrante".

L'australiano ha critiche anche per la Safety Commission, organo incaricato di migliorare la sicurezza dei piloti.

"Ho completamente rinunciato a parlarne con loro. Corro con Bridgestone dal 2007, ed è la stessa cosa ogni anno: non ammettono mai gli errori. La Safety Commission non prende decisioni, serve solo a proteggere gli interessi di alcune persone. Me ne vado il prossimo anno e non credo che le cose cambieranno a breve termine, quindi evito di immischiarmi".

In pista come fuori, Stoner va sempre dritto al punto.


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