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Manca solo la firma, l’ultima formalità, poi il rinnovo di Dani Pedrosa con Honda sarà ufficiale, nero su bianco. “Sono pronto a rinnovare – esclama lo spagnolo e il suo sorriso non riesce a nascondere la soddisfazione – E’ quello che ho sempre voluto, firmerò qui al Sachsenring o più tardi al Mugello”. Il dopo Stoner avrà il suo volto e a Tokyo hanno rinnovato ancora una volta la fiducia a Dani.
E’ stata una trattativa difficile?
“Come le altre volte, non troppo”.
Vuol dire che sei soddisfatto delle condizioni economiche?
“Sono cose private, ma posso dire che sono buone”.
Il contratto avrà durata biennale?
“Le altre volte ho sempre firmato per due anni” (ride)
Chi vorresti al tuo fianco nel box HRC?
“Non mi interessa, chiunque verrà in questo team sarà sicuramente un pilota veloce”.
Se fosse Marquez potresti fargli da maestro.
“Non penso che Marc abbia bisogno di insegnamenti da nessuno”.
Parliamo di questo fine settimana, sei il favorito avendo vinto le ultime due edizioni del GP del Sachsenring.
“In questo campionato bisogna lottare al massimo in ogni gara, Lorenzo e Stoner sono sempre veloci. Conta poco essere favoriti, bisogna cogliere ogni opportunità”.
Temi il chattering?
“Il team sta provando diverse soluzioni, sta facendo un grosso lavoro. Speriamo di riuscire a risolvere il problema”.
Cosa pensi della penalizzazione comminata a Bautista?
“E’ giusto sanzionare un pilota quando ha un comportamento del genere, ma serve una regola precisa. L’anno scorso dopo il contatto che ho avuto con Simoncelli a Le Mans, in cui mi sono anche infortunato, a Marco avevano inflitto un ride through. Adesso faranno partire Alvaro dall’ultima posizione. I regolamenti dovrebbero prevedere questo caso e la Direzione Gara agire di conseguenza. Serve dare dei segnali a certi piloti che superano il limite, Bautista con la sua manovra avrebbe potuto buttare a terra più di un pilota. Si è meritato una penalizzazione, ma bisogna chiarire la questione”.
