Dovizioso: il mio futuro dopo il Mugello

Andrea: "In Italia ci saranno i dirigenti Yamaha. Prossimi due GP decisivi"


Andrea Dovizioso si presenta al Sachsenring reduce da un terzo posto ad Assen. Il pilota Yamaha è finora stato l'unico a portare una moto satellite sul podio – a Barcellona oltre che in Olanda – ma l'obiettivo di una Yamaha ufficiale non è ancora stato raggiunto.

"La cosa non cambia la mia situazione – ha detto, stuzzicato dalle voci del rinnovo di Pedrosa con Honda – Non era il posto al quale ambivo. Forse è diverso per Valentino, non so se gli interessasse o se effettivamente potesse andare in Honda. Non penso che questo fine settimana si evolverà la mia situazione contrattuale, ma i risultati di questo week-end e del Mugello possono fare la differenza. Altrimenti, se i risultati non contano, sono rovinato. Ancora non ho fatto abbastanza, anzi ho commesso due errori, troppi per i miei gusti, ma ho anche impostato qualcosa di importante e sostanzioso".

Il mercato piloti è solito infuocarsi col sole estivo, raggiungendo le massime temperature in concomitanza di Brno. Tuttavia, il ritiro di Stoner ha messo in moto gli ingranaggi di questa macchina complessa già a primavera, e gli ultimi tasselli potrebbero sistemarsi presto.

"Il Mugello non sarà la data decisiva, ma si saprà qualcosa di più. Sembra che saranno presenti i giapponesi dai quartier generali Yamaha. Dopo il lunedì dei test, il 50% dovrebbe essere ormai deciso. Adesso tutti i piloti stanno dando il massimo, ma Yamaha non ha ancora bisogno particolare di chiudere con nessuno".

Per rafforzare le proprie quotazioni, 'Dovi' vuole ricominciare al Sachsenring da dove aveva interrotto ad Assen.

"Quest'anno mi trovo bene con la moto indipendente dal circuito quindi sono motivato. In questo circuito all'inizio andavo male ma sono riuscito a migliorare ogni anno. Anche la scorsa stagione, seppur non abbastanza da stare con i primi. Ho sempre avuto problemi con l'anteriore qui, e sono curioso di vedere come si comporterà la Yamaha".

La confidenza del forlivese con la M1 migliora di gara in gara, ma da vero perfezionista Dovizioso analizza a fondo sia le sue prestazioni che quelle degli avversari.

"Ad Assen, girando dietro a Spies avevo già notato delle piccole cose che possiamo migliorare e ho parlato a fine gara con gli ingegneri. Qui il favorito è Pedrosa, non tanto per le condizioni fisiche di Stoner e Lorenzo, ma perché è sempre andato forte su questa pista. E ancor di più per la stagione che sta facendo. È normale aspettarsi qualcosa di più da lui, ma battere Stoner e Lorenzo è difficile. Quando ti sfugge il risultato però si può creare la rabbia giusta da sfruttare in situazioni nelle quali ti trovi a tuo agio".

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