Davies: "Non volevo fare casini"

"Non ho fatto sconti - ha detto - ma sono stato molto attento a Biaggi"


L'Aprilia RSV4 è un missile, ma solo se sai come prenderla. Dal debutto (2009) solo Max Biaggi è riuscita a farla volare. Shinya Nakano, un ex campione del Mondo, ci ha concluso la carriera senza combinare nulla, idem Leon Camier. Perfino Eugene Laverty, sbarcato a Noale con l'idea di diventare il nuovo Carl Fogarty, ha pagato il conto del noviziato.

Chaz Davies, debuttante Superbike e per giunta pilota satellite, invece sta bruciando le tappe. Da un paio di gare si è messo a volare e in Spagna, al settimo tentativo, ha battezzato il primo podio. Rischiando pure di sbancare.

Chaz, che effetto fa trovarsi ad un centimetro dal totem Max Biaggi?

“E' stata una bella gara, mi sono proprio divertito. Non volevo rovinare la sua corsa, creargli fastidi o magari combinare un casino e complicare il Mondiale. So cosa significa giocarsi il titolo perchè anno scorso ero nella sua stessa situazione, in Supersport. E quando avevo tra i piedi qualche pilota che non c'entrava nulla, non mi faceva piacere. Non ho fatto sconti, certo, ma sono stato molto attento.”

Ti aspettavi il podio così presto?

“Di solito arrivo in pista senza obbiettivi prestabiliti. Il mio proposito è aggredire la pista, e così ho fatto qui in Spagna. Da venerdi i tempi miglioravano, toglievo decimi e io conquistavo fiducia. Ho lavorato molto sull'aerodinamica: l'Aprilia è molto piccola, io sono alto. Però sono veloce, perchè ho una posizione in sella molto proficua. E anche abbastanza comoda. Specie quando vado così forte....”

Davies ha alle spalle un team ambizioso ed esperto: il direttore tecnico è Alberto Colombo, tecnico brianzolo che ha lavorato con campionissimi quali Fabrizio Pirovano, Noriyuki Haga, Carl Fogarty e Troy Bayliss.

“Ho la fortuna di avere al fianco una squadra con cui mi trovo benissimo. Anno scorso mi hanno offerto la prima vera chance che ho avuto nella mia carriera e li ho ripagati dominando la Supersport. Adesso, in Superbike, stiamo andando più in fretta di quanto sperassimo. Alberto è un bravo ingegnere di pista e una persona fantastica: quando ci agitiamo perchè le cose non vanno bene, ci pensa lui a calmare tutti. Me per primo.”

Nel giorno più bello mancava il proprietario del team ParkinGo, Giuliano Rovelli trattenuto in Italia da un grosso guaio: una frana improvvisa ha travolto la sua casa a Somma Lombarda. Ha guardato la gara in tv e ha parlato via telefono.

“Per prima cosa devo ringraziare l'Aprilia che ci ha dato una moto ufficiale identica a quella di Biaggi” ha commentato Rovelli. “Poi la squadra, io sapevo che erano ragazzi fantastici con i quali ci saremmo tolti grandi soddisfazioni. E poi c'è Chaz: io ho sempre pensato che fosse uno di quelli veramente bravi, forse uno destinato a diventare un campionissimo. Ci siamo piaciuti subito, lui da noi ha trovato il potenziale tecnico e la fiducia che gli servivano, noi sappiamo di poter puntare su un ragazzo che ce la mette tutta. E su un pilota fantastico.”

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