Dovizioso: non mi accontento del podio

"Importante essere la prima M1, ma posso fare meglio di così"


E sono due, Andrea Dovizioso ha fatto il bis sul gradino più basso del podio dopo esserci già salito a Barcellona, la prima volta quella sulla Yamaha satellite del team Tech 3. Con Lorenzo fuori dai giochi è stata la sua la prima M1 al traguardo ad Assen, proprio davanti a quella ufficiale di Spies. Un bel messaggio indirizzato alla Casa di Iwata per il prossimo anno, in cui l’italiano vorrebbe essere al fianco di Jorge. “Il podio è un sogno, il livello è altissimo e salirci con una moto satellite è bellissimo”.

Sei completamente soddisfatto?

No perché i miei obiettivi sono più alti e non voglio essere troppo felice”.

Potevi fare di più?

Ho guidato veramente bene quando sono andato a riprendere Ben, che era scappato. Potevo farlo anche prima, voglio essere un po’ critico nei miei confronti. So che posso essere ancora più veloce”.

Hai avuto qualche problema?

“Non avevo grande confidenza con l’anteriore, non riuscivo a forzare in frenata e in entrata di curva come faccio sempre. E’ la prima volta che mi succede e i miei tempi sono stati più alti rispetto a quelli fatti in prova. Devo riuscire ad adattarmi più velocemente alle condizioni che si trovano in gara, questo è un punto su cui lavorare”.

Sei stato quasi tutta la gara con Spies, la sua moto è migliore in qualcosa rispetto alla tua?

Dovrebbe avere un motore un po’ diverso, con più accelerazione e meno velocità massima, ma sono differenze davvero minime. Piuttosto noi dobbiamo ancora migliorare il set up”.

Com’è stata la lotta con Ben?

Molto bella, mi sono divertito. Ma alla fine lui ha avuto problemi alla gomma, non mi piace troppo vincere così”.

Forse con una posizione migliore in griglia il risultato finale poteva cambiare.

Alla luce verde sono scattato molto bene, nessun problema, ma poi ho sbagliato la prima staccata. Ci sono piloti che in qualifica riescono a dare il massimo, è vero, a togliere quei due o tre decimi per un solo giro, quando sei al limite. Io sono diverso, provo in un altro modo, più in ottica gara”.

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