Checa diviso tra Ducati e BMW

La miccia del mercato piloti si è accesa: la BMW Italia alla caccia dello spagnolo

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La squadra italiana del colosso tedesco ha in mano l'accordo triennale con uno sponsor munifico (GoldBet) e una struttura tecnica di primissimo ordine appoggiata alla Feel Racing, che per oltre un decennio è stata la base dei successi Ducati. L'investimento è cospicuo  (5 milioni) ma mancano i risultati. Michel Fabrizio è undicesimo nel Mondiale e il miglior risultato è stato sesto a Phillip Island, Assen e Misano. Ayrton Badovini è subito dietro con top di stagione il quinto posto in gara due a Misano. Troppo poco in pista e anche fuori, perchè Michel e Ayrton non hanno né carisma né lo stesso seguito dei grossi nomi. C'è anche il fattore rivalità interna: il team interno ha preso il volo con Melandri e Haslam, gli italiani sono diventati comprimari.

La Bmw Italia vuole cambiare marcia e vuole farlo subito, per non correre il rischio di trovarsi con un pugno di mosche in mano, come anno scorso. Jonathan Rea era quasi preso ma poi preferì restare alla Honda ma  con Carlos Checa la beffa fu ancora più atroce. Il sabato di Portimao lo spagnolo era andato a cena con Andrea Buzzoni (capo della Divisione Moto BMW Italia) e Serafino Foti responsabile del team accordandosi sulla parola su ingaggio e particolari tecnici dell'accordo. Il giorno dopo la Ducati però riuscì a convincere il neocampione del Mondo a non lasciare la Ducati.

Alberto Vergani, manager di Checa, è in viaggio verso Aragon: significa che il pilota è interessato e che la trattativa è già a buon punto. Bmw Italia vuole prendere in contropiede la Ducati che in attesa dell'insediamento dei nuovi manager Audi in questo momento non è in grado di decidere le strategie sportive 2013, nè ovviamente la conferma dei piloti.

Carlito ha provato la Panigale settimana scorsa a Misano a margine del WDW. La 1199 non è ancora a posto ma la versione Superstock sta già dominando la scena nel Civ con Ivan Goi, quindi ci sono pochi dubbi che la Rossa del futuro – presto o tardi – diventerà competitiva. Il dubbio non è il potenziale, ma il regolamento tecnico perchè ancora non è stato deciso quali saranno gli handicap imposti alla bicilindrica nel 2013: gli avversari pretendono un ulteriore giro di vite riguardo il peso limite  e diametro dell'alimentazione. Checa quindi non sa ancora che moto potrebbe guidare restando alla Ducati. La Bmw Italia invece gli offre una S1000RR in grande ascesa che coi piloti del team interno (Melandri e Haslam) ha già portato a casa due vittorie e novi podi complessivi.

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