Marquez vuole Rossi con sé alla Honda

"L'obiettivo ora è il mondiale in Moto2, il suo sogno è correre al fianco di Valentino"

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La buona notizia Marc Marquez l'ha ricevuta ieri: la Corte disciplinare internazionale della FIM ha rigettato l'appello presentato da Pol Espargarò. Ciò significa che la collissione avvenuta all'ultimo GP del GP di Barcellona, nella quale il pilota del team Pons ha avuto la peggio, è stato considerato un semplice incidente di gara. Il risultato è che Marquez, terzo in quella occasione, conserva la testa del mondiale con sei punti di vantaggio sul connazionale.

Niente male per il pilota che è un po' il Lewis Hamilton delle due ruote: veloce, velocissimo, ma a volte addirittura fin troppo aggressivo.

“Questa decisione è molto importante per Marc perché nella Moto2 devi essere concentratissimo, avere la testa sgombra ed il suo obiettivo è il titolo iridato nella categoria, dopo di che Marquez potrà salire in MotoGP soddisfatto”,  spiegano nel suo entourage.

Salire in MotoGP non è proprio il termine adeguato: Marc Marquez è stato promosso dalla HRC ed è già a cavallo di una delle moto più ambite del mondiale, la Honda RC213V.

“In realtà stiamo discutendo, non c'è nulla di firmato – spiegano i suoi uomini – ma è vero che è quella la sua destinazione”.

Con Marquez in sella alla moto che Casey Stoner lascerà libera alla fine dell'anno mezza squadra per il colosso nipponico è già fatta. Ora manca l'altra metà, il coinquilino.

“C'è anche Pedrosa in trattativa;  Dani però è una storia vecchia. A Marc piacerebbe correre assieme a Valentino Rossi. Sarebbe la soluzione migliore, al fianco di un pilota che gli potrebbe insegnare molto, come ha già fatto in Yamaha con Jorge Lorenzo”.

Rossi-Marquez è ciò che per la Repsol, sponsor principale della squadra , rappresenta il “Dream team”.

“Pensateci, è così – dicono coloro che sono a fianco di Marc – anche dal punto di vista dell'immagine sarebbe la miglior soluzione, ma...”.

Già, c'è un ma.

“Il problema è che la Honda e Rossi dovrebbero mettere entrambi da parte l'orgoglio. Nel 2003 non si sono lasciati benissimo ed ora ognuno aspetta che l'altro faccia il primo passo. Ma si sa, i giapponesi hanno una mentalità piuttosto rigida”.

Rigida al punto da non pensare che Valentino potrebbe non aspettare in eterno una chiamata?

“E' ovvio che la soluzione migliore per Rossi sarebbe quella di tornare in Yamaha, che peraltro al momento è la moto più a posto. Ma lì c'è Lorenzo. Forse tornare con Honda sarebbe più semplice. Resta da vedere che accoglienza riserverebbero i giapponesi a tutto il gruppo di Valentino, perché lui ovviamente si sposterà con Jeremy Burgess e gli altri. C'è anche l'incognita di quanto in HRC sarebbero disposti a seguirlo, ma convenitene: il Dream team del 2013 è Valentino Rossi nuovamente con Honda. Con Marc Marquez al fianco”.

 

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