Guareschi: non esiste un motore 'nuovo'

"Stiamo lavorando, ma sempre sul motore Ducati a 90°. Non serve cambiare l'angolo"


La frase più bella, a proposito dell'uscita di Carmelo Ezpeleta sul futuro di Valentino Rossi - “nel 2013 avrà a disposizione una moto competitiva”, rimbalzata sul web - alla fine l'ha detta Davide Brivio: “quando non si sa che cosa dire, basta infilare nella frase il nome Valentino Rossi ed il gioco è fatto, la visibilità è ottenuta”.

Non ha torto Brivio, del resto è ovvio che il boss della Dorna desideri un Rossi competitivo, ne va del campionato.

“Per quello che ne sappiamo poteva anche riferirsi alla Ducati – scherza, ma rimanendo serio, Vittoriano Guareschi noi più di ogni altro vogliamo avere una moto competitiva il prima possibile!”.

E' vero anche questo, ma probabilmente il manager spagnolo si riferiva alle due case giapponesi, anche se Valentino ha smentito di avere intavolato una qualsiasi trattativa.

A meno che Ezpeleta sapesse qualcosa ignoto sia al pesarese che...alla Ducati.

“Noi stiamo continuando a lavorare – prosegue a spiegare Guareschi – abbiamo provato anche la scorsa settimana al Mugello con Battaini, ma sbaglia chi crede che stiamo lavorando su di un motore nuovo, cioè non a 90°. Il motore è sempre quello, non è necessario cambiare l'angolo per modificarne il carattere. Anche per l'appuntamento di Laguna Seca sarà sempre quello, con modifiche meccaniche, ma comunque il medesimo propulsore di sempre”.

Non è dato sapere, però se in cantiere, per il 2013, c'è effettivamente un nuovo motore.

“Questo non lo so – riprende l'ex collaudatore, oggi team manager della Ducati – posso solo dire che dopo il GP del Mugello, lunedì, proveremo e lo faremo ancora dopo Brno. Non credo comunque che ci saranno cambiamenti regolamentari nella prossima stagione. Per abbassare il regime di rotazione di 1.000/2.000 giri i motori andrebbero riprogettati di sana pianta ed è già tardi. Sarebbe meglio, se si vogliono risparmiare soldi, eliminare la regola dei 21 litri: per stare dentro quel consumo è un costo pazzesco”.

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