Assen non è più “l’Università della moto”, un soprannome adatto a un tracciato tanto amato dai piloti quanto difficile. Le modifiche che lo hanno interessato nel 2010 ne hanno modificato la natura, ma i 4 chilometri e mezzo abbondanti e le 18 curve conservano ancora un po’ dell’antico fascino. Il motomondiale è atteso per il Dutch TT – la denominazione ufficiale del GP – per questo fine settimana, con la gara che si correrà come tradizione, al sabato.
L’asfalto olandese accoglierà i due sfidanti che stanno trasformando anche questo campionato in una duello personale, Jorge Lorenzo e Casey Stoner, col maiorchino che parte avvantaggiato sulla carta. E non solo perché arriva da tre vittorie consecutive nel mondiale. “Assen e Brno sono le piste dove penso di avere vinto di più” dice Jorge Lorenzo senza sbagliare. Nei Paesi Bassi il pilota Yamaha è salito sul gradino più alto del podio quattro volte, tra 125, 250 e MotoGP. “Questa pista si adatta bene sia al mio stile di guida che alla M1” continua Jorge e anche questa volta i numeri gli danno ragione. Dei 10 GP disputati ad Assen dalla MotoGP la Yamaha si è imposta 6 volte, la Honda solo 3, l’ultima nel 2006 con Hayden.
La Ducati solo una, nel 2008 con Casey Stoner che ammette: “qui abbiamo avuto risultati alterni, cosi speriamo di essere competitivi questo fine settimana, evitando qualsiasi infortunio come accadde invece lo scorso anno quando mi sono fatto male al collo in prova, con postumi che mi sono portato dietro tutta la stagione e che mi creano ancora un po’ di problemi. Su questa pista si passa molto tempo con la moto piegata e purtroppo questo è un punto debole per noi, almeno in questo momento. Prima di poterci considerare competitivi su questo tracciato, dovremo lavorare molto nei turni di prova di giovedì e venerdì”.
Gioca in difesa alla vigilia il Canguro ma sa che nel weekend di gara dovrà andare all’attacco. Jorge in classifica è già distante 25 punti e non può permettersi di concedergliene altri. Il Mondiale sta entrando in una fase cruciale, con tre GP in tre settimane, dove sarà importante non fare errori. Soprattutto ora che Lorenzo ha trovato un nuovo alleato nelle gomme, con il nuovo anteriore, il “33”, che sembra fatto apposto per la M1 mentre sulla RC213V “esalta” solo il chattering. Casey non ne parla, ma il suo compagno di squadra Dani Pedrosa sì. Lo spagnolo sottolinea di come ci sia bisogno di “continuare il lavoro di messa a punto della moto con la nuova gomma anteriore e migliorare la guidabilità. Abbiamo bisogno di acquisire più esperienza con la nuova copertura e questo fine settimana speriamo di poter fare un altro passo avanti. Ad Assen è importante avere un buon feeling con le gomme perché ci sono diverse curve molto veloci”.
Si parte svantaggiati in Casa Honda, insomma, ma l’obiettivo è quello di sorprendere. Non sempre il favorito è il primo a tagliare il traguardo.