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WDW 2012 - La parola a Del Torchio

Entro fine luglio Ducati passerà al gruppo Volkswagen attraverso il marchio Audi


Il World Ducati Week edizione 2012 continua incessante tra le sue varie manifestazioni, i test, le sessioni di autografi dei piloti e, sopratutto, la grande mole di ducatisti proveniente da tutto il mondo.

Una manifestazione che esula dalla situazione globale del mercato del mondo delle due ruote che, anche secondo i dati Ancma, ha visto e prevede una continua contrazione del numero di vendite. Un contensto in cui però, le aziende con prodotti eterogenei e di fascia medio-alta, sono riuscite a contenere le perdite o, addirittura, sono riuscite a realizzare dei guadagni.

Ducati è una di queste, come testimoniato anche dalle parole di Gabriele Del Torchio, presidente Ducati Motor Holding, intervenuto durante questo WDW 2012.

Questo è per me il terzo WDW, un momento importante e significativo per tutti noi, uomini e donne che lavoriamo in azienda, che in questa grande festa condividono con le migliaia di appassionati ducatisti, giunti sulla Riviera Romagnola da ogni parte del mondo, la passione e l’orgoglio di appartenere ad un marchio storico e prestigioso come Ducati.

VENDITA AD AUDI - Del Torchio ha parlato anche dell'imminente passaggio di Borgo Panigale sotto l'egida del gruppo Volkswagen: "Siamo alla soglia di una nuova era che l’azienda affronta con la consapevolezza di aver raggiunto tutti gli obiettivi che con Investindustrial, il nostro attuale azionista, ci eravamo prefissati. Dal 2006 ad oggi abbiamo raddoppiato la nostra quota di mercato e abbiamo raddoppiato il fatturato, con un netto miglioramento anche del posizionamento finanziario. Oggi Ducati è un’azienda molto solida, che ha attratto l’interesse del player europeo più grande nel mondo dell’automobile, con il quale siamo pronti a partire verso una nuova grande avventura."

PRODUZIONE ETEROGENEA - Il lavoro di questi ultimi anni, degli uomini e delle donne in Ducati, è stato premiato e i risultati confermano la bontà delle strategie avviate nel periodo 2006-2011. Grazie ad azioni incentrate sullo sviluppo del prodotto, investimenti crescenti e azioni rivolte a rendere sempre più amato e rispettato il brand Ducati in tutto il mondo, e allo sviluppo di mercati emergenti, i ricavi di Ducati sono cresciuti dai € 305 milioni del 2006 ai € 480 milioni del 2011. In questi anni abbiamo sviluppato la gamma di prodotti più entusiasmante e innovativa della nostra storia, lanciando sul mercato 17 nuovi modelli tra cui la Multistrada 1200 nel 2010, la Diavel nel 2011 e la più recente 1199 Panigale. Questi successi hanno contribuito all’aumento delle vendite, cresciuto in modo significativo dalle 35.300 unità del 2006 alle 42.200 di fine 2011.

MAGGIO DA RECORD... - Malgrado un mercato internazionale in contrazione (over 500 cc, YTD, -4%), dopo aver concluso il 2011 quale migliore anno nella storia Ducati, siamo ragionevolmente ottimisti verso un 2012 che potrebbe darci soddisfazioni e traguardi altrettanto rilevanti. Il mese di maggio 2012 rappresenta, infatti, un record assoluto, con oltre 6.500 moto vendute e una crescita del 12% sul maggio 2011 che già aveva fatto segnare un risultato importante. Un incremento del 48% sul mercato USA, del 238% in quello asiatico e alcuni segnali positivi dall’Europa, come il +13% in Francia, hanno permesso a Ducati di crescere di un 12% come vendite ma, soprattutto, di far registrare un +20% sul fatturato (maggio YTD) a conferma della crescita dei volumi e grazie al miglioramento del mix di prodotto.

...NONOSTANTE IL TERREMOTO - Purtroppo i devastanti effetti del recente terremoto, verificatosi nella pianura padana a nord di Bologna, sono noti a tutti, sia per quanto riguarda gli ingenti danni materiali che per le dolorose perdite di vite umane. Le persone, le istituzioni e le imprese dell'Emilia stanno reagendo con coraggio e determinazione, a conferma del loro forte carattere e della grande coesione sociale. Tuttavia, nonostante il massimo impegno di tutti, alcuni rallentamenti del regolare flusso produttivo sembrano inevitabili, ma grazie anche a risultati come questi, potremo guardare al futuro con la forza e l’ottimismo necessario a proseguire nella crescita

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