Del Torchio: Ducati continuerà a correre

Al WDW: "in MotoGP non molliamo e i risultati arriveranno presto"

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Un WDW di transizione” lo definisce Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Ducati, le cui parole hanno aperto la giornata clou del fine settimana rosso a Misano. Audi bussa alla porta di Borgo Panigale, in attesa del parere definitivo dell’Antitrust che la farà entrare definitivamente. “Entro fine luglio credo che l’operazione sarà conclusa” annuncia Del Torchio nel cuore della passione Ducati. Poco più di un mese per scoprire quale sarà il futuro dell’azienda bolognese “che comunque resterà italiana e continuerà a mantenere la propria individualità” assicura.

Un mese per scoprire quali saranno i piani che riguarderanno l’impegno anche nella corse. L’a.d. non si sbilancia: “aspettiamo che il trasferimento sia concluso prima di fare dichiarazioni ufficiali, ma personalmente posso dire che Ducati continuerà sicuramente a correre. Il DNA di Ducati è strettamente legato al mondo delle competizioni, sia perché le corse sono importanti per lo sviluppo tecnologico, sia perché aumentano la passione”. I risultati, almeno in MotoGP non sono dei migliori al momento “ma noi abbiamo lo spirito di quelli che non mollano mai e sono sicuro che i risultati arriveranno. Filippo Preziosi sta lavorando duramente per questo”. Migliore invece il bilancio in Superbike, “Carlos Checa non è ancora fuori dai giochi –continua - ha avuto solo un po’ di sfortuna nell’inizio del campionato”.

Chissà se Audi darà con il suo know how potrà dare una mano anche nelle corse. Quello che è certo è che Del Torchio è soddisfatto al 100% per il matrimonio con i tedeschi. “Nella storia di Ducati – ricorda – gli azionisti si sono succeduti continuamente, ma questa è la prima volta che il cambiamento non è dovuto a delle difficoltà. Anzi l’azienda non è mai stata così forte e per questo ha attirato un gruppo straniero tanto importante. Avere alle spalle un azionista industriale, non finanziario, ci offre maggiori serenità e solidità per i prossimi anni”. Un altro motivo d’orgoglio è dato dal fatto che “sia stato direttamente Ferdinand Piëch a volere l’acquisizione, lui è un ducatista DOC, con una 1098R in garage”.

Le basi con cui guardare al futuro sono solide e l’amministratore delegato lo spiega con qualche numero. “Nonostante la crisi economica continuiamo a guadagnare fette di mercato. Nel 2011 abbiamo raddoppiato la nostra quota portandoci al 10,6%, il fatturato è salito del 23% - snocciola i dati –In USA, il nostro mercato di riferimento, l’aumento è stato del 48%, in Asia addirittura del 238”. La ricetta del successo? “La voglia di investire – risponde – avevo promesso un modello nuovo all’anno e l’ho mantenuto. Stiamo parlando di moto innovative, come la Multistrada e la Diavel, per arrivare alla Panigale”. Si può sorridere anche nella crisi, sperando di farlo presto anche in pista.

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