Silverstone: il Bello, il Brutto e il Cattivo

Nell'ex areoporto inglese decollano Lorenzo e Crutchlow, resta a terra Rossi


Nell' ex aeroporto della RAF non tutti i voli riescono a decollare, bastano poche gocce di pioggia per fare schizzare in cielo il caccia rosso, ma poi le nuvole se ne vanno e deve improvvisare un atterraggio di emergenza. La linea aerea giapponese di Iwata è quella che si trova meglio nei cieli del Northamptonshire, mentre quella di Tokyo fatica a trovare la rotta. Lorenzo si veste da capitano, Stoner da co-pilota e Rossi rimane a terra. Gli assi britannici dicono la propria in casa, Redding vince il dogfight con Marquez e Crutchlow dopo essersi complicato la vita fa una delle più belle gare di sempre. Non pervenuti i piloti italiani, qualcosa è andato storto nel rullaggio.

Cal CrutchlowIL BELLO – L’inglese con gli occhi spiritati di ordinanza  si trasforma in una furia in gara dopo avere saltato le qualifiche. Caviglia rotta o no, Crutchlow guida sopra ogni problema  passando dall’ultima alla 6ª posizione con un passo da podio. Piccola storia di ordinaria follia.

Giacomo Agostini festeggia le 70 primavere nel paddock di Silverstone e giovani e vecchie glorie fanno a gara per portargli i propri auguri. Le nuove leve dovrebbero imparare il carisma e l’umiltà dal più grande pilota di sempre e invidiare la sua voglia di correre: “darei indietro tutti i miei 15 titoli per sfidare Rossi e Lorenzo”. Il motomondiale ne guadagnerebbe.

Valentino RossiIL BRUTTO – L’illusione di vedere Rossi e la Ducati davanti a tutti dura il tempo di un acquazzone, poi il meteo inglese, l’unico vero alleato della coppia italiana, volta le spalle. Non serve a niente l’azzardo della gomma dura e per i miracoli del warm up ormai siamo fuori tempo massimo. “E' una storia da dimenticare, è una storia da non raccontare , è una storia un po' complicata, è una storia sbagliata” cantava De Andrè, ci permettiamo di rubargli le parole.

IL CATTIVO – Centralina unica, una moto, due moto, giri limitati, freni in carbonio sì e no. Si fa un gran parlare dei nuovi regolamenti ma non si capisce nulla, quale sia l’obiettivo, quale la linea da seguire. Manca spettacolo? “In Formula 1 erano messi peggio di noi, adesso con le nuove regole sono meglio” riassume Valentino. Per adesso si sa solo che dal prossimo anno gli esordienti (leggi Marquez) in MotoGP potranno andare in che squadra vogliono. Ma chi sono i veri debuttanti allo sbaraglio?

LA DELUSIONE  – E’ il secondo Gran Premio della stagione senza neppure un italiano sul podio nelle tre classi, l’altro era stato Estoril. Certi vizi noi li prendiamo volentieri, siete avvertiti: se capitasse anche ad Assen entreremo in crisi d’astinenza.

LA SORPRESA – Bautista davanti a tutti non partiva da più di tre anni, dai tempi della 250. Un po’ di fortuna non guasta, soprattutto quando aiuta gli audaci. In gara sfiora il podio e sulla sua Honda il chattering è solo una parola straniera. Bravo Alvaro.

Jorge Lorenzo e Casey StonerIL SORPASSO – Una lotta corpo a corpo fra Lorenzo e Stoner ce l’aspettavamo da un pezzo, peccato sia durata solo tre curve. Ragazzi, potete fare di meglio. Dimostratecelo.

L’ERRORE – Dovizioso stava assaporando il sapore dello champagne sotto il casco, ma si è dovuto accontentare di quello della verde erba inglese. Lui e la sua Yamaha sembrano già essere vecchi amici, brutto buttare tutto all’aria.

LA CONFERMA – Chi fermerà Lorenzo? L’inizio di stagione è una marcia trionfale per il maiorchino, che regala un po’ di suspense solo per la partenza sbagliata. Un problema da poco, qualche sorpasso in più del solito e il risultato finale è sempre lo stesso, da tre gare a questa parte.

Hector Barbera al LA CURIOSITA’ – In MotoGP ogni particolare è importante, anche il taglio di capelli. Barbera è passato dalla peluqueria Pramac e i risultati, almeno in qualifica, si sono visti. Sotto i ferri del barbiere più veloce del paddock è finito anche il suo team manager Francesco Guidotti, ma per la gara non ha funzionato.

Non di sole moto vive il pilota. Da mercoledì a venerdì Cal Crutchlow è stato impegnato per nove ore e mezzo in eventi promozionali. In ordine sparso: ha concesso 24 interviste, ha preso parte a 3 conferenze stampa, 2 ore le ha passate sul palco dell’evento benefico organizzato da Riders for Healt e una davanti alle telecamere. Al solo sentirne parlare Stoner è stato vittima di una crisi allergica.

IO L’AVEVO DETTO –A Silverstone pioverà” il ritornello nella settimana prima del GP. Tutto vero, ma non in gara.

Articoli che potrebbero interessarti