Lorenzo: un perfetto inizio di stagione

Terzo centro consecutivo: "ma non è stata un gara facile, Stoner è un osso duro"


Non è la prima volta che Jorge Lorenzo riesce a vincere tre gare consecutive, la prima volta ci era riuscito nel 2006 in 250 e la seconda nel 2010 in MotoGP. In entrambi i casi a fine stagione aveva terminato primo in campionato. Nell’anno del suo primo titolo nella classe regina, inoltre, il maiorchino aveva iniziato la stagione in modo quasi identico, con 4 vittorie e 2 secondi posti nelle prime 6 gare. E’ un inizio perfetto, o quasi” ammette il pilota Yamaha, che guida la classifica con 25 punti di vantaggio su Stoner. “Niente è ancora scritto, impossibile fare pronostici adesso” mette le mani avanti.

Un Lorenzo così veloce e tranquillo però forse non si era mai visto “ma non parlate di gara facile – sottolinea -  Non sono partito bene e all’inizio ho faticato a prendere il ritmo, la moto si muoveva molto nei primi giri, poi la situazione è migliorata. Anche passare Bautista, Hayden e Spies non è stato uno scherzo, frenavano veramente forte”. Poi il corpo a corpo con Stoner “che è stato veramente un osso duro, appena l’ho passato lui mi ha subito risposto - ricorda - Quando lotti per la prima posizione è difficile dire che ti stai divertendo, ma è comunque stato un bel duello, penso che il pubblico abbia apprezzato”. L’ultimo brivido nel finale: “ho fatto un errore mentre stavo cercando di staccare Casey, per fortuna non sono caduto”.

Jorge però sa che avrebbe potuto fare di più, la gomma posteriore morbida non l’ha convinto del tutto. “Se avessi scelto la dura sarei potuto essere più veloce – sottolinea – L’avevo usata nel warm up e mi ero trovato molto bene, ma non ho voluto rischiare. C’era il rischio che piovesse e sarebbe stato controproducente con la mescola più dura. Comunque non è un vero e proprio rammarico, visto che ho vinto ugualmente”. L’accoppiata con la Yamaha sembra veramente imbattibile, ma Lorenzo sa che c’è ancora margine per un ulteriore passo avanti. “Non so se questa è la M1 migliore che abbia mai guidato – riflette – anche quella del 2010 andava veramente bene. Essendo l’unica mille è sicuramente quella più veloce – scherza – I punti di forza sono sicuramente l’entrata e la percorrenza di curva, bisogna però ancora migliorare le prestazioni del motore”. L’unico cruccio del perfezionista.

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