Lorenzo: con la pioggia temo le Ducati

Jorge, 4° in qualifica, spera nell'asciutto. Spies, 2°: "grazie alla squadra"

Spetta a Ben Spies l’onore di essere le prima Yamaha sulla griglia di partenza nel Gran Premio di Silverstone, complice la pioggia che ha rovinato i piani a più di un pilota, l’americano è riuscito a difendere il suo 2° tempo, mentre Lorenzo si è dovuto accontentare del 4° e della seconda fila. Al maiorchino però non va di giocare in difesa e domani mostrerà tutte le sue carte quando si accenderà la luce verde della partenza. “Non so se il mio passo sia il migliore, ma sicuramente non è male” si schermisce Jorge Lorenzo. Sa che sarà una gara dove non conterà solo la velocità, ma anche il cervello. “Forse sarà il Gran Premio più difficile della stagione, ci sono tanti elementi da tenere in considerazione – spiega – Le condizioni atmosferiche innanzitutto, il vento, poi il consumo degli pneumatici. Il posteriore scivola molto, bisognerà non stressarlo troppo, stare concentrati e sfruttare ogni opportunità”.

Potendo scegliere, il maiorchino preferirebbe correre sull’asciutto. “Nel turno di libere che abbiamo disputato sul bagnato non mi sono trovato benissimo – ammette – Con la pioggia bisognerà anche fare i conti con le Ducati, che sono un osso duro in quelle condizioni. Vincere sarà sicuramente più difficile”. Meglio sperare nel sole per potere evitare più facilmente tutte le insidie che il tracciato inglese nasconde. “Il grip dell’asfalto non è sicuramente fra i migliori – afferma Jorge – e ci sono molte buche. Un’altra incognita è il freddo”. Ce n’è abbastanza per stare con gli occhi aperti dal primo all’ultimo dei venti giri.

Lo stesso farà anche Ben Spies, che dopo avere sprecato per un errore la possibilità di salire sul podio due settimane fa a Barcellona, vorrebbe centrare domani il primo risultato importante della stagione. “Oggi non è stato un turno facile per le condizioni che abbiamo trovato, come del resto anche ieri, ma è stato così per tutti – dice il texano – Abbiamo cercato di fare del nostro meglio e sono contento perché la squadra mi ha dato una moto che andava veramente bene e ho fatto il mio miglior tempo col pneumatico duro al posteriore. Quando ho montato quello morbido stavo migliorando di un paio di decimi, ma ho fatto un errore. Ho urtato il cordolo e ho buttato all’aria un buon giro. Sono comunque soddisfatto per la prima fila, vedremo domani cosa riusciremo a raccogliere dopo il buon lavoro fatto fino a qui”.


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