Ben Spies: riparto da Barcellona

Il texano 2° sull'asciutto. Lorenzo è 7°: "una giornata discreta"


Non ci potrebbero essere due compagni di squadra più diversi da Lorenzo e Spies, estroverso e sorridente il latino, introverso e impenetrabile il texano. Ben dopo il secondo posto sull’asciutto nella sessione pomeridiana a Silverstone parla scandendo ogni parola, sicuro delle sue possibilità dell’asfalto inglese. Non lo preoccupa neanche la caduta alla curva 15 rimediata nel mattino. “E’ stato un mio errore, forse non è stato l’inizio di weekend migliore ma la Yamaha sul bagnato va molto bene” assicura Ben Spies.

Ancora di più sull’asciutto, almeno nelle sue mani. “Il passo avanti l’ho fatto  già a Barcellona, ho incominciato a guidare nuovamente bene. Poi ho fatto un errore in gara – ricorda – forse potevo aspettare prima di attaccare, ma stavo lottando per il primo posto”. Nessuna rivoluzione sulla sua M1, “oggi sono bastati dei piccoli aggiustamenti è andato tutto bene” garantisce e l’obiettivo è sempre lo stesso: “dare il 100% come ho fatto fino a oggi”. Spies promuove anche il nuovo asfalto: “ci sono giusto due punti dove l’aderenza è bassa, soprattutto quello dove sono scivolato io” scherza.

Jorge LorenzoNeanche Jorge Lorenzo è molto preoccupato, anche se in mattinata è stato solo 8° e nel pomeriggio ha fatto poco meglio, 7° a 0”697 dal rivale Stoner. “E’ stata una giornata discreta, non sono caduto ma non è andata neppure troppo bene” la prende con filosofia. Poi rivela i problemi che ha incontrato nel bagnato, “l’elettronica non funzionava bene”, e si dice non completamente soddisfatto del turno sull’asciutto, “il set up non è ancora buono, ma bisogna considerare che abbiamo girato tutti su tempi molto alti. Il meteo poi non ha aiutato, il turno è solo di 45 minuti e ci si è messa anche la pioggia ad accorciarlo”.

Domani dovrà trovare quella confidenza “che oggi non ho mai avuto – afferma - Bisogna risolvere qualche problema all’anteriore per essere più veloci. Poi il vento mi ha dato veramente molto fastidio”. Con il contratto firmato poi avrà la mente sgombra da altri pensieri. “Non penso che nelle gare precedenti abbia influito” risponde. Pensando alle tre vittorie in cinque Gran Premi, non si può dargli torto.

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